- Si dice che cambiare profumo sia preludio di cambiamenti più profondi.
- In una giornata di cielo tempestoso ho deciso di virare verso altri lidi.
- Definitivamente abbandonato il rassicurante talcato per un sapore più forte, travolgente.
- Mi son lasciata fare una manicure stile circense da degna erede Orfei che se solo me l’avessero proposta qualche mese fa,
- mio dio giammai!
- Bollicine e unghie laccate di nero.
Fiori, pois e glitter.
Ho riso ( tanto ),- ho pianto ( un po’ ),
- ho gioito ( dal profondo ).
Ho deciso che sì, è arrivato il momento di brillare🌟
Di mettersi in gioco.
Di iniziare da dove ci eravamo fermati.-
{ e comunque sì, nonostante si dicano le peggio cose di Sanremo, noi non possiamo nemmeno pensare di stare senza.
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Ci sono poesia, cambiamenti, aria nuova ma c’è anche il Festivàl! }.
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Noi si canta avvolti dai colori dell’arcobaleno 🍭🌈
- Un sabato pomeriggio di naso che cola, febbre e Cattelan in TV.
- E il toast come lo faceva la mia nonna:
- bruciacchiato, formaggio filante che cola e succo di albicocca nel cartone con la cannuccia.
- Passano gli anni e non riesco a smettere di emozionarmi quando vengo travolta dal profumo e dal sapore dei ricordi💛
- E’ evidentemente che per me salato batte dolce 10-0.
- Ma in questo mondo ci sono anche gli Struki,
- che non gareggiano.
- Come i super ospiti a Sanremo.
- { testualmente: morbidi pasticcini con ripieno di nocciole e noci }
- Tipico dolcetto made in Cividale del Friuli,
- una mini bomba a mano calorica che risolleva morale e chiappe in senso inversamente proporzionale.
Dolce compagnia di un giovedì pomeriggio in macchina dedito a correre da un appuntamento all’altro.
Dita appiccicose e sensi di colpa.
Martedì, ad acquagym, toccherà saltare più di Beyoncé sul palco del SuperBowl ma per un quadratino strukino siamo pronti a tutto😎
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Per chi non li conoscesse: www.gubana.it
- Qualcuno ha detto che avremmo bisogno di un ventaglio per le emozioni.
- Così da condividerle.
- Così da mandarle in circolo.
- Così da farsi avvolgere.
- Sanremo, la finale, noi c’eravamo.
Malaticcia ma non ho mollato.
Il nano matto si è addormentato proprio mentre Cristina d’Avena cantava Kiss Me Licia e noi siamo tornate bambine.
È nella semplicità, nella dolcezza e nella purezza di un abbraccio fatto di braccine piccoline che avvolgono come una calda coperta che spegniamo la luce e andiamo incontro ai sogni 🌟