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Life, Love, Passion

Categoria: homeslide

Lode a Janeke che tenta di mettermi la testa a posto!

    C’è questo dualismo in me: passo dal pettinarmi ossessivamente in inverno mentre abbandono spazzole&Co. all’arrivo dell’estate.   L’estate è la stagione che preferisco in assoluto.   La stagione…

 

 

  1. C’è questo dualismo in me:
  2. passo dal pettinarmi ossessivamente in inverno
  3. mentre abbandono spazzole&Co. all’arrivo dell’estate.

 

  1. L’estate è la stagione che preferisco in assoluto.

 

  1. La stagione dello chignon o altrimenti detto nido:
  2. un guazzabuglio in cima che fa così chic
  3. ( che diventa choc se lo lascio lì per più di 48 ore! )

 

 

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  1. Eppure c’è chi comunque crede – incredibilmente – in me 😉
  2. Trattasi di Janeke 1830.
  3. Già la conoscevo perchè la mia prima spazzola è stata una Janeke in legno.
  4. Erano i gloriosi anni ’90, quando ci davo di permanente e la frangetta cotonata andava di brutto.

 

  1. Gli anni in cui mi pettinavo ogni santo giorno con spazzola, phon e diffusore
  2. per uscirne modello barboncino appena toelattato.

 

  1. E poi, qualche settimana fa, arriva un pacco!

 

 

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  1. Spacchetto e con immensa sorpresa trovo un pout pourri di spazzole,
  2. pettini, specchi,
  3. coroncine principesche e trousse argentate.
  4. Parto per la Grecia con una valigia piena di costumi,
  5. parei e pettini per domare i miei capelli che sanno di sole e acqua salata.

 

 

 

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  1. Sono tornata vincitrice, i miei capelli sono incredibilmente in piega
  2. e la mia trousse porta tutto argentata sempre con me.

 

 

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  1. Osho diceva che se non c’è uno specchio vuol dire che non hai un volto.

 

 

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  1. Janeke l’ha fatto grande ma soprattutto robusto, lo specchio!
  2. Il mio è azzurro, il mio colore preferito, un caso che sa di destino 😉
  3. Da un lato riflette l’immagine naturale,
  4. dall’altro c’è una lente d’ingrandimento per spulciare sopracciglia e curare i dettagli del trucco.
  5. La cosa bella è che non deforma l’immagine
  6. ( che per quello abbiamo Snapchat! )
  7. ma soprattutto non si appanna, cosa che a me succede sempre e mi fa imbestialire. 

 

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  1. Le spazzole, invece, sono capitanate dalla Superbrush,
  2. innovativa in quanto aiuta ad asciugare i capelli in pochi passaggi,
  3. dissipa il calore e contrasta l’effetto scottature delle lunghezze
  4. ( dai che forse non sentirò più la mia parrucchiera arrabbiatissima perchè brucio i capelli dal collo in giù! ).
  5. L’ho provata e non ho mai avuto capelli così lisci con così pochi passaggi.
  6. Per chi ama il liscio e non vuole perder tempo a fare la piega è un must!

 

 

  1. Sono rimasta conquistata dai loro prodotti
  2. e dalla loro storia tutta Made in Italy.
  1. Una storia lunga 185 anni.
  2. Un’azienda organizzata in modo da coprire tutte le fasi della lavorazione del prodotto,
  3. dalla progettazione, alla realizzazione delle attrezzature,
  4. alle accurate lavorazione i di finitura fino alla confezione.

 

 

 

  1. Se volete saperne di più o acquistare i prodotti Janeke1830 cliccate qui

oppure scrivete a shop@janeke1830.it

  1. Potete anche passare a trovarli nella Boutique di Milano
  2. in Via Santo Spirito, 13.
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Scherzi del Destino!

    Ho conosciuto Chiara Gily grazie al web quindi ” Scherzi del Destino ” l’ho sentito subito mio. Io e la Gily siamo l’esempio che l’amicizia vera nata in…

 

 

  1. Ho conosciuto Chiara Gily grazie al web
  2. quindi ” Scherzi del Destino ” l’ho sentito subito mio.
  3. Io e la Gily siamo l’esempio che l’amicizia vera nata in rete esiste,
  4. che Bianca e Marilori vivono tra noi.

 

  1. Chiara:
  2. un vulcano di idee, napoletana travolgente, blogger, abilitata dottore commercialista,
  3. ora nella pubblica amministrazione per la Regione FVG,
  4. scrittrice.

 

  1. L’avevo già intervistata in occasione della presentazione del suo libro ” L’Abito da sposa “e ricordo ancora l’emozione 😉

 

  1. Prima presentazione per me e primo libro per lei.

 

  1. Nel mezzo un sacco di cose successe
  2. e la nostra amicizia che continua a crescere.

 

  1. Ho amato ” Scherzi del Destino ” perchè
  2. tra risotti, matrimoni, un pò di nord ed un pò di sud,
  3. intrecci amorosi e colpi di scena, c’è la vita in divenire.
  4. Due ragazze lontane unite da una passione comune che fa da collante.
  5. C’è amore e c’è amicizia.
  6. C’è la purezza dei sentimenti.
  7. C’è bellezza.
  8. C’è verità.
  9. Ed infine c’è il destino,
  10. che non smette mai di sorprenderci!

 

 

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  1. Gily, rieccoci qui 🙂
  2. Mi incuriosisce moltissimo il tuo essere così camaleontica.
  3. Napoletana che ha scelto di vivere a Trieste.
  4. Ti definisci scribacchina felice.
  5. Collabori con ” Il Piccolo ” di Trieste dove hai un Blog seguitissimo, “Una Napoletana a Trieste “, con Cosmopolitan dove ti occupi di finanza ma lavori anche in una PA e sei abilitata dottore commercialista.
  6. Un tripudio di energia e idee.
  7. Per una persona come me, gioia pura.
  8. Ci racconti un pò di te?

 

  1. Ah, bella domanda! Sono abilitata dottore commercialista e lavoro ogni giorno con centinaia di numeri ma sono anche una giornalista pubblicista che ha trovato la sua felicità nella scrittura, passione che avevo sin da piccola e che, con il tempo, è riuscita a condividere anche con gli altri. Diciamo che i diari segreti e i sogni di bambina sono usciti dal fantomatico cassetto!
  2. Adoro i matrimoni – soprattutto per i sentimenti che ci sono dietro a questo grande evento – e mi piace raccontare nuove tendenze e stili sul mio blog gilyweddings, uno spazio dove racconto anche molto di me.
  3. Sono una cuoca in progress, mi piace sperimentare: sono affascinata dalla cucina orientale e allo stesso tempo resto legata alle tradizioni del sud. Da un anno sono contributor per Pappa e Ceci, un blog nato con uno scopo benefico a favore dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dove posto ricette vegetariane.
  4. Ma, soprattutto: sono la mamma di Francesco, un bimbo di due anni che ha riempito la vita mia e del suo papà. E’ senza dubbio lui che mi dà l’energia per fare tutto!

 

  1. Il primo libro in assoluto che ho presentato è stato il tuo ” L’Abito da Sposa ” e ancora ricordo l’emozione…è stato l’inizio di un’amicizia per me molto importante, che mi ha dato e continua a darmi grande forza perciò ora sono ancora ( se possibile ) più emozionata.
  2. ” Scherzi del Destino ” edito da Centoautori per la collana ” A cuor leggero” è il tuo primo romanzo e parla di amicizia.
  3. Com’è nato?

 

  1. Sì, ricordo anche io quella presentazione allegra e coinvolgente poco prima di Natale de “L’abito da Sposa” e ancora grazie per essere stata così attenta a cogliere particolari e sfumature di quel manuale di eleganza matrimoniale.
  2. Il mio nuovo libro è nato…grazie al destino! La mia editor, Chiara Santoianni, cercava una scrittrice per uno dei libri della Collana “A Cuor leggero” per l’editore Centoautori; si è rivolta alla redazione di Cosmopolitan dove hanno fatto il mio nome e dopo scambi di email, telefonate e whatsapp abbiamo deciso trama e titolo. Mi hanno chiesto di parlare di sentimenti e l’ho fatto descrivendo un rapporto di amicizia che, per me, è una preziosa forma di amore.

 

  1. Partiamo dalla cosa più importante, quella da cui partire, ovvero i sentimenti.
  2. Erroneamente si crede che il web sia fuorviante invece possono nascere cose bellissime ( qui mi sento parte in causa dal momento che la nostra amicizia è nata proprio grazie al web! ).
  3. I personaggi, la loro storia, l’amicizia nata ” online ” partono da esperienze di vita vissuta da te in prima persona?

 

  1. I personaggi sono frutto della mia fantasia, anche se – ovviamente – mi sono lasciata influenzare dalla mia vita e da ciò che vedo e leggo – soprattutto in rete. Considero il web una grande opportunità: di conoscenze, di lavoro, di sinergie. Molte delle mie amicizie più preziose sono nate grazie al web: passare dall’on line all’off line è stata una conseguenza naturale e non ho mai avuto brutte sorprese.

 

  1. Ho sempre pensato che il titolo di un libro sia fondamentale.
  2. Perchè ” Scherzi del Destino ” ? 

 

  1. Il libro è nato sotto una buona stella: ho ricevuto la proposta di scrivere il libro a mezzanotte del mio compleanno. Regalo più bello non potevo riceverlo. In più: ho scoperto solo dopo averla conosciuta che la mia editor è napoletana come me e che abbiamo abitato nello stesso quartiere per anni senza mai vederci. Senza dimenticare, poi, l’influsso positivo di Cosmopolitan. E’ partito tutto da lì e il destino è stato generoso, così come lo è, dopo varie vicende e peripezie, con le mie protagoniste.

 

  1. Bianca vive a Milano, Marilori in Puglia.
  2. Lontanissime eppure vicine.
  3. Unite dalla passione comune per il cibo, che tutto può ( ripenso alle nostre spadellate di biscotti ricoperti di zucchero a velo quando l’inverno imperversa ).
  4. Cibo e sentimenti.
  5. Differenze che uniscono.
  6. Quanto c’è di te in loro, donna del sud che vive al nord?

 

  1. Bianca vive al nord e Marilori al sud ma hanno tantissime cose in comune. Con questo libro ho avuto voglia anche di sfatare quei pregiudizi che accompagnano “donne del sud vs donne del nord”. Ad accomunarle, all’inizio, c’è la cucina ma poi  – andando avanti – saranno più vicine di quanto avessero mai immaginato.
  2. Entrambe mi assomigliano: per il forte valore che danno all’amicizia, per l’amore che hanno per il cibo e per il loro voler essere indipendenti da famiglia e fidanzati.

 

  1. Il tuo è un animo gipsy.
  2. Partita da Napoli, passando per Milano per arrivare a Trieste.
  3. Come mai hai scelto di fermarti qui e cosa hai portato con te del calore del Sud?

 

  1. Anche a Trieste ci sono finita per…..uno scherzo del destino. Ero di passaggio dopo una vacanza ed è scattato un colpo di fulmine con la città. Mi ero appena sposata e avevo la classica vita perfetta con ancora i regali di nozze da spacchettare al nostro ritorno. Una volta a Napoli, invece di aprirli abbiamo iniziato a inviare Cv e ci è andata bene! Da allora, otto anni fa, il colpo di fulmine si è trasformato in un innamoramento che, tra alti e bassi, ci rende ancora felicissimi della scelta fatta.

 

  1. La tua rubrica su Cosmopolitan è molto seguita, utilissima come non mai in periodi come questo.
  2. Si riescono a fare un sacco di cose gestendo bene le proprie finanze.
  3. IL consiglio su tutti?

 

  1. Una su tutte? Non avere “paura” del fisco! Come? Essendo ordinate con la documentazione da consegnare a Caf o commercialisti, essendo curiose e leggendo novità e riforme fiscali (a volte bastano anche 15 minuti al giorno, collegandosi a siti di settore) e avendo davvero cura delle proprie finanze senza delegarle a nessuno. E, soprattutto, dimenticandosi che non siano affari che ci riguardano.

 

  1. Dalla finanza, ai matrimoni, alla scrittura.

  2. Si percepiscono l’amore, la gioia e l’entusiasmo che metti in tutto ciò che fai perchè, come dice Bianca,  ” l’amore non è altro che un detonatore di gioie condivise “!

 

 

 

  1. Per acquistare Scherzi del Destino andate su Amazon oppure cliccate qui

 

 

 

 

  1. P.S. Io e Chiara abbiamo un rito scaramantico prima di ogni presentazione:
  2. bollicine e anello dell’amicizia perchè le amiche sono una delle gioie più grandi della vita e bisogna celebrarle, sempre!

 

 

 

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Gent, la deliziosa Gent. Un lungo weekend fiammingo.

  Di ‪Gent mi mancheranno un sacco di cose. Mi mancheranno quei nuvoloni ☁️ minacciosi sopra le nostre teste ogni mattina ( e per tutto il giorno!!! ). Le lunghe colazioni…

 

  1. Di Gent mi mancheranno un sacco di cose.
  2. Mi mancheranno quei nuvoloni ☁️ minacciosi sopra le nostre teste ogni mattina
  3. ( e per tutto il giorno!!! ).
  4. Le lunghe colazioni in sale dai pavimenti scricchiolanti,
  5. con carte da parati decorate,
  6. libri alle nostre spalle ed il canale di fronte.
  7. L’eleganza👑.

 

 

 

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  1. Mi mancherà dormire avvolta nel piumone a fine giugno.
  2. Le birre 🍻, tante, ogni giorno.
  1. Ogni volta una birra diversa che volevo provarle tutte e ci sono quasi riuscita.
  2. La raclette che come la fanno lì non la fa nessuno.
  3. Pizzi e merletti e argenti ad ogni angolo.
  4. Le barche che scivolano silenziose sul canale.
  5. Gent come si fa a non amarti?

 

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  1. Sembra che la pioggia non ci voglia abbandonare.
  2. Si aprono le porte dell’aereo e Bruxelles è avvolta da un nubifragio⛈☔️💦🌧
    Ma quando arriviamo a Gent il sole fa capolino⛅️
  3. Sono le 9 pm ed è ancora giorno:
  4. noi abbiamo fame come se non mangiassimo da 5 giorni
  5. e sete come se non avessimo mai bevuto.

 

  1. Ci ospita il Brussels Marriott Hotel Grand Place

  2. La nostra stanza affaccia sul canale ed è pura magia.

 

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  1. Stasera pensavamo ad una cena frugale invece finiamo per degustare Geuze
  2. e pane homemade spalmato di burro alla Brasserie Pakhuis

  3. Se vi capita di passare da queste parti andateci!

  4. Adesso è solo silenzio e Gent illuminata sembra un villaggio delle fiabe.

 

 

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  1. Quando una giornata inizia con una colazione con vista sul canale non può essere una brutta giornata.

 

 

 

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  1. Nemmeno se fuori diluvia☔️
  2. Nemmeno se al posto del massaggio,
  3. che è l’unica cosa di cui avrei bisogno adesso,
  4. ci tuffiamo sotto la pioggia e sgattaioliamo in una Gent piena di vita.
  5. Sarà che oggi si gioca Belgio – Irlanda.
  6. Sarà che quì iniziano a festeggiare prima ancora di scendere in campo.

  7. Sarà che noi, con questo popolo, ci siamo trovati subito in sintonia.

  8. Sarà che c’è magia in questi vicoli, in questi colori, nell’aria.

 

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  1. Saranno i colori, i profumi,
  1. il sapore del passato che ritorna ad ogni passo su quei ciottoli bagnati
  2. ci fanno scivolare ad ogni passo ma che fanno tanto casa.

  3. Saranno i saponi che usciti da lì ho avuto il naso fuori uso per il resto del pomeriggio
  4. ma vuoi mettere la bellezza dei colori?

 

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  1. La degustazione allo Champagnekelder – Champagnebar
  2. è il nostro Thè delle 5 pm.

  1. Perché con il freddo che fa fuori abbiamo bisogno di avere il cuore caldo!

  2. Gent, sappilo, il nostro cuore è già tuo!

 

 

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  1. Non potevamo che chiudere così questo sabato fiammingo💙
  2. Con fondue di ogni genere e gusto alla Gent Fonduehuisje 
  3. Dalla carne al formaggio al cioccolato.
  4. Le abbiamo provate tutte.

 

 

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  1. E le abbiamo annaffiate di birra 🍺 trappista per intenditori.
  2. { Per chi come me la ama, questo piccolo localino è d’obbligo! }
  3. E poi c’è il cielo di Gent con i suoi colori.

 


  1. Azzurro e luminosissimo passate le 10 di sera,
  2. scuro e avvolgente adesso quando,
  3. uscita dalla doccia dopo una giornata di corse sui sanpietrini,
  4. mi affaccio sul canale.

 

 

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  1.  
  2. Stamattina avevo bisogno di coccolarmi con croissant al burro,
  3. pan brioche al cioccolato e marmellata di fragole e petali di rosa🍓🌹
  4. La Linen House la puntavo dal momento in cui siamo arrivati,
  5. una distesa di lino bianco,
  6. di posate d’argento e madreperla che potevo mica lasciarle lì?
  7. Uno strofinaccio ricamato a mano con un rapanello
  8. che mi riporta ai tempi in cui la mia nonna me li preparava durante i nostri pranzi domenicali.
  9. Insalata dell’orto e quel retrogusto piccante che mi riscalda il cuore.

 

 

 

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  1. Sei magica Gent.
  2. In barca lungo i canali ancora di più.
  3. Ma è la pausa pranzo al Dulle Griet l’asso nella manica.
  4. La birreria più fornita d’Europa.
  5. Una carta che per leggerla tutta avremmo bisogno di un altro weekend.
  6. Scegliamo Delirium Tremens, Gruut e Cantillon.

 

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  1. Gent, ti ho salutato con il magone ma in fondo è solo un arrivederci☺️❤️

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Frittelle di Salvia!

Me l’avete chiesto in tanti. Tutti golosi di sapere come sono venute queste frittelle. E’ per questo che ho pensato di farci anche un post a parte, autonomo. Un post…

  1. Me l’avete chiesto in tanti.
  2. Tutti golosi di sapere come sono venute queste frittelle.
  3. E’ per questo che ho pensato di farci anche un post a parte, autonomo.
  4. Un post tutto dedicato alla mia amata salvia!
  5. Dalla visita al Castello di Udine ne sono uscita con parecchie ricette, tutte rinascimentali.

 

  1. Non potevo che scegliere le Frittelle di Salvia.
  2. Salvia che il suo profumo mi inebria.
  3. Salvia che è il mio colore preferito.
  4. Salvia che mi riporta ai tempi in cui la mia nonna mi preparava il latte bollente
  5. con le foglie di salvia per riscaldare i freddi inverni.

  1. La ricetta è contenuta nel “De honesta voluptate et valetudine” del Platina,
  2. anno 1480.

 

 

 

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  1. FRITTELLE DI SALVIA

Ingredienti:

  • farina
  • uova
  • zucchero
  • cannella
  • zafferano

 

 

 

 

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Procedimento

  1. La ricetta non contiene le dosi perciò sono andata ad occhio o meglio “a mano”.
  2. Ho amalgamato tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere una pastella abbastanza consistente.
  3. Ho scelto le foglie più grandi e le ho riempite con l’impasto.
  4. Ad olio bollente, le ho immerse per qualche minuto.

 

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  1. Il risultato non è per niente male.
  2. Ve le consiglio per accompagnare un caffè o un the al pomeriggio
  3. ma anche con un buon calice di vino rosso.
  4. In questo caso basta diminuire la quantità di zucchero e magari aggiungerci un pò di sale! 

 

 

Cheers!

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Mense e Banchetti nella Udine Rinascimentale e le Frittelle di Salvia del Platina!

    Accadde in una giornata di sole. A Udine. Sono stata invitata a partecipare ad un percorso tra mense e feste nella Udine che va dal 1400 al 1500….

 

 

  1. Accadde in una giornata di sole.
  2. A Udine.
  3. Sono stata invitata a partecipare ad un percorso tra mense e feste nella Udine che va dal 1400 al 1500.

 

  1. “Mense e banchetti nella Udine Rinascimentale” 

 

 

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  1. Arriviamo in ritardo, as usual, e ci tocca la salita fino al castello di corsa
  2. ma la vista da lassù è bellissima.
  3. Qualche nuvola, prato verde ed una straordinaria mostra da visitare.
  4. E’ con Udine ai nostri piedi che incontriamo le altre compagne di viaggio.
  5. 7 blogger che ascoltano, appuntano, ammirano.

 

 

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  1. Varchiamo la soglia del Castello e ci caliamo immediatamente in epoca rinascimentale.
  2. Attraversiamo un secolo grazie ai racconti di due donne curiose
  3. ma soprattutto entusiaste.
  4. Due donne che non possono non coinvolgere
  5. quando raccontano dello stile di vita dei nobili friulani
  6. e dei loro banchetti
  7. ( che pare magnassero come se non ci fosse un domani
  8. e prova ne è che
  9. per una cena organizzata in onore di Carlo V
  10. sono stati serviti 778 piatti diversi! ).

 

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  1. Sono Micaela Piorico – archeologa –
  2. ed Elisa Pallavicini che di piatti rinascimentali le sa tutte.
  3. Partiamo dai ritrovamenti avvenuti a Udine che raccolgono ceramiche, bicchieri, vasi,
  4. stoviglie usate dai nobili dell’epoca e
  5. sorprendentemente, scopriamo che il primo libro stampato in Friuli
  6. – e per la precisione a Cividale –
  7. è il ricettario ” De honesta voluptate et valetudine” del Platina, anno 1480.

 

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  1. Ricettari che al tempo erano usati per appuntare la lista di ingredienti
  2. ed il numero di Ave Maria che venivano usate come timer.

 

  1. Le pietanze suddivise in:
  • caldo
  • secco
  • umido
  • freddo

 

  1. Importantissima la decorazione della tavola durante i banchetti.
  2. Più è sontuosa, più prestigioso è il padrone di casa.
  3. Corredi preziosi che arrivano anche dalla lontana Spagna.
  4. Bicchieri di cristallo, ceramiche colorate e brocche ancora quasi intatte.

 

 

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  1. Tra le varie ricette, non potevo che scegliere le Frittelle di Salvia.
  2. Salvia che il suo profumo mi inebria.
  3. Salvia che è il mio colore preferito.
  4. Salvia che mi riporta ai tempi in cui la mia nonna mi preparava il latte bollente
  5. con le foglie di salvia per riscaldare i freddi inverni.

 

  1. La ricetta è contenuta nel “De honesta voluptate et valetudine” del Platina.

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  1. FRITTELLE DI SALVIA

Ingredienti:

  • farina
  • uova
  • zucchero
  • cannella
  • zafferano

 

 

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  1. La ricetta non contiene le dosi perciò sono andata ad occhio o meglio “a mano”.
  2. Ho amalgamato tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere una pastella abbastanza consistente.
  3. Ho scelto le foglie più grandi e le ho riempite con l’impasto.
  4. Ad olio bollente, le ho immerse per qualche minuto.

 

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  1. Il risultato non è per niente male.
  2. Ve le consiglio per accompagnare un caffè o un the al pomeriggio
  3. ma anche con un buon calice di vino rosso.
  4. In questo caso basta diminuire la quantità di zucchero e magari aggiungerci un pò di sale! 

 

 

 

 

 

Se avete voglia di andare a visitare e a degustare:

 

 

MENSE E BANCHETTI NELLA UDINE RINASCIMENTALE

13 novembre 2015 – 18 settembre 2016
Museo Archeologico, Castello di Udine
da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17
Info ( +39 ) 0432-1272591
www.udinecultura.it

DEGUSTAZIONI

prenotazione obbligatoria
lun-mar-giov 9-13 e 14-17
merc-ven 9-13
e-mail didatticamusei@comune.udine.it
tel.(+39) 0432-1273749
fax (+39) 0432-1270343

 

 

 

 

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Mostrami – Guida pratica per realizzare una mostra fotografica di successo!

Finalmente ho ritrovato il tempo di leggere. Una pila di libri sul comodino in attesa, parecchi scritti da amici. E di questo sono orgogliosissima! Ho appena finito “Mostrami” – Guida…

  1. Finalmente ho ritrovato il tempo di leggere.
  2. Una pila di libri sul comodino in attesa, parecchi scritti da amici.
  3. E di questo sono orgogliosissima!
  4. Ho appena finito “Mostrami” – Guida pratica per realizzare una mostra fotografica di successo
  5. – scritto da Linda Simeone!

 

 

 

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  1. Linda è una mia amica.
  2. Linda è dinamismo.
  3. Linda è fantasia.
  4. Linda è vita.
  5. Linda è ( anche ) la creatrice de Le Vie delle Foto
  6. E proprio grazie a Le Vie delle Foto è nato “Mostrami”,
  7. una guida indispensabile per organizzare una mostra fotografica di successo.

 

  1. Ci eravamo lasciate parlando proprio della sua creatura, ci ritroviamo per parlare della sua seconda creatura.

 

 

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  1. Allora Linda, rieccoci qui.
  2. L’ultima volta in cui ci siamo incontrate mi hai raccontato de Le Vie delle Foto.
  3. Oggi parliamo di “Mostrami”, il tuo primo libro cartaceo.
  4. Come e perchè è nato?

 

  1. Il libro nasce perchè avevo bisogno di poter dare qualcosa di concreto ai fotografi per spiegar loro come si organizza una mostra in maniera dettagliata.
  2. I fotografi hanno una sensibilità ed una capacità creativa fuori dal comune ma non hanno sempre il tempo di seguire l’organizzazione della mostra quindi ho pensato che un vademecum portatile fosse molto utile.

 

 

  1. Partiamo dalla cosa secondo te più importante, quella da cui partire, quando si decide di realizzare una mostra fotografica.

 

  1. La cosa più importante è senza dubbio il progetto.
  2. Avere qualcosa da raccontare, un portfolio intorno al quale sviluppare tutto, dalla location, all’immagine combinata, alla mostra finale.

 

  1. Ho sempre pensato che il nome/titolo, in una mostra, fosse la cosa più importante invece mi sono ritrovata ad andare a vedere delle mostre “innominate” e mi è piaciuto un sacco.
  2. Mi sentivo libera di interpretare a modo mio ciò che vedevo.
  3. Tu spieghi, invece, che …. ” c’è sempre una storia da raccontare. Un fotografo che non ha nulla da dire non ha nemmeno una foto da esporre, tantomeno un tema…”

 

  1. Il tema è fondamentale come è fondamentale creare una serie di immagini collegate tra loro per raccontare una storia.
  2. Una foto da sola, secondo me, ha meno forza di un insieme.
  3. Un portfolio crea sicuramente più emozioni.

 

 

  1. Tu sei la creatrice de Le Vie delle Foto, mostra fotografica dove gli artisti espongono all’interno di locali in giro per la città.
  2. Perchè hai scelto i bar invece delle solite sale mostre?

 

  1. Questa è la mia domanda preferita perchè si parla della mia città, Trieste.
  2. Città che per antropologia, creazione, formazione è una città che ha un legame fortissimo con i locali che sono considerati luogo d’incontro come un tempo erano le piazze.
  3. Nei bar ci si incontra non solo per bere un caffè ma anche per comizi politici, per raccontarsi e anche per scrivere, come ad esempio usava fare James Joyce.
  4. Il bar è, quindi, parte fondamentale della città e luogo d’incontro.

 

  1. Raccontami un pò delle installazioni. Mi pare di aver capito che ti sei fatta un sacco di risate ( oltre ad aver imparato molte cose! ).

 

  1. L’installazione è la parte più complessa perchè in pochissimi giorni bisogna organizzare tutto e, quasi sempre, si sfora con i tempi quindi è necessario conoscere molto bene il locale nel quale si andrà ad installare per arrivare con il necessaire giusto.
  2. Altra cosa fondamentale è avere sempre a disposizione il “Kit piano B”, ovvero un kit salvavita con chiodi, colla, martelli da usare i caso di difficoltà.

 

  1. Parliamo ora degli elementi che fanno la differenza in una mostra. Quali sono?

 

  1. Sono tanti anche se in realtà sono dettagli.
  2. Imporante, in caso di immagine combinata che collega tutta la mostra, che la suddetta immagine compaia anche su volantini, raccolte o cartelloni pubblicitari in modo da far capire bene quali siano tema e scopo della mostra.
  3. Importante è lasciare dei biglietti da visita in modo che i fruitori possano contattare l’artista.
  4. Importante, inoltre, è il catalogo sfogliabile, che noi abbiamo già usato in diverse occasioni, con all’interno dei QR Code scannerizzabili per poterlo consultare direttamente sul proprio telefono.

 

  1. Il curatore è una figura necessaria o si può anche fare tutto da soli?

 

  1. Il curatore è parte fondamentale della mostra per due motivi.
  2. Il primo perchè il fotografo è un creativo quindi è giusto si dedichi alla parte artistica.
  3. Il secondo perchè sono richieste doti organizzative ma soprattutto esperienza, quindi consiglio vivamente di sceglierlo con cura per essere certi di ottenere un ottimo risultato.

 

  1. Quanto conta il Vernissage? 

 

  1. Anche il Vernissage è parte fondamentale della mostra perchè è il momento in cui il fotografo presenta il suo lavoro.
  2. Il fotografo, inoltre, incontra il suo pubblico e si rende disponibile a rispondere a domande, quesiti, curiosità.
  3. Per questo motivo è molto importante che sia preparato e si presenti al meglio.

 

 

  1. Concludi con il tuo motto “…perchè in una squadra vince la Squadra.”

 

  1. Sono assolutamente convinta che nessuno sia in grado di fare tutto da solo.
  2. Una squadra di persone con lo stesso obiettivo e con la stessa passione riuscirà a raggiungere risultati decisamente migliori rispetto al singolo.

 

 

 

  1. Potete trovarlo su Amazon oppure cliccate qui

 

 

 

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