Il colore rosa è l’unione del rosso e del bianco.

Il colore rosa in Occidente viene associato a sensazioni di calma,

di tenerezza,

di dolcezza e di romanticismo.

Tinta legata all’amore,

simbolo incontrastato di giovinezza e di innocenza.

Usato soprattutto per l’abbigliamento e gli accessori delle bambine,

fino a qualche decennio fa non era considerata una sfumatura appannaggio femminile,

anzi,

ai neonati maschi,

fino alla Seconda Guerra mondiale,

veniva attribuita questa tinta in quanto unione del rosso (simbolo di forza)

e del bianco (la purezza, la spiritualità d’animo).

 

Nella nostra tradizione, viene associato all’idea della fanciullezza,

ad un mondo delicato e innocente

proprio perché il suo cromatismo è tenue

e smorzato dall’influsso spirituale del bianco.

Il rosa è spesso riconosciuto come il simbolo della capacità di amare e di essere amati,

di vivere con passione i sentimenti e di non avere paura della tenerezza.

In altre culture,

il rosa non è così strettamente legato alle donne:

🎎  in Giappone,

viene abbinato all’idea della mascolinità

perché i fiori di ciliegio ricordano i giovani guerrieri che moriranno in battaglia.

🏮 La Cina,

invece,

non conosceva neppure questa tonalità

fino all’avvento dei primi scambi commerciali con l’Occidente,

tanto che il nome “rosa” in cinese si traduce come “colore straniero”.

 

 

🙌🏻 Secondo la cromoterapia,

il rosa avrebbe effetti benefici sul rilassamento mentale

e sulla capacità di entrare in contatto con gli altri.

E’ una tinta che contribuisce a rendere disteso il clima fra persone diverse

e predispone all’ascolto:

unisce i cuori e trasmette sensazioni positive.

Una serie di ricerche psicologiche condotte negli anni ’60 e ’70,

hanno dimostrato che il rosa ha effetti rilassanti sulla psiche,

tanto da rallentare i battiti cardiaci

e la tensione muscolare.

Per questo motivo è stato usato in alcune prigioni americane

e negli spogliatoi delle squadre di football

per indurre prigionieri ed atleti alla calma e al rilassamento.

Questo effetto è dato probabilmente dall’unione

tra la forza del rosso e l’equilibrio del bianco,

il quale ha il merito di frenare l’aggressività

inducendo al buon senso e alla riflessione.

Il rosa è, quindi,

una cromia che predispone alla calma,

all’equilibrio

e alla comprensione.

 

Chi ama il rosa è una persona aperta,

curiosa,

dolce ed empatica,

in grado di dialogare anche con persone diverse.

Al contrario,

chi rifiuta il rosa tende a chiudersi in sé stesso

e ad erigere delle barricate

per non lasciar intravedere il proprio lato dolce o debole.

Le persone che non amano questa tinta sono spesso dure

e adottano dei meccanismi di difesa:

inoltre, non sono a loro agio nell’esprimere i propri sentimenti.

 

Io appartengo alla seconda categoria

ma con caratteristiche spiccate della prima.

E voi, da che parte state?

 

 

 

 

 

Il testo è tratto dalla bellissima pagina de alfemminile.com