Per noi triestini la Croazia è dietro casa,
il weekend che non serve programmare.
Quello che salva la vita quando si ha voglia di mare ( splendido ),
sole, relax e buon cibo.
Un weekend troppo breve per essere definito tale
quindi abbiamo deciso di non macinare km e
Krk,
dopo la costruzione del ponte, è la meta perfetta.
Mare cristallino, spiagge nascoste e semideserte anche a luglio,
paesini di pescatori con quel fascino anni ‘80 che è tornato così di moda.
La mia prima volta a Njivize,
piccolo paesino ex borgo di pescatori.
Al centro del paese il porticciolo con ai bordi,
su entrambi i lati, distese di spiagge.
Tutta la vita di Njivice si sviluppa qui, tra ristoranti vista mare,
baretti, pasticcerie e localini colorati.
Questa è zona di acqua frescolina ma ti
tuffi e ne esci soda come un ovetto.
Abbiamo dormito in una casetta privata carinissima,
con un giardino rigoglioso che Versailles è roba per dilettanti.
Si chiama “ Lavanda “ ma ho scoperto che di lavanda ce n’è molta in paese
perciò pure le altre si chiamano così quindi, se desiderate la geolocalizzazione,
scrivetemi e vi mando il contatto dell’host.
Abbiamo mangiato burek, cévapčići, palacinke.
Bevuto Radler e Pelinkovac.
Troppo. Di tutto.
{ per la cronaca stiamo ancora digerendo ma queste sono quelle cose
che ogni volta che vieni qui ti sembrano irrinunciabili }.
E dulcis in fundo ci siamo rilassati in una baia dove gli unici umani eravamo noi.
E solo noi.
Questo amo perdutamente della Croazia.