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Un cammeo che arriva da lontano!

Francesca Sarocchi

10 Febbraio 2016 17:10 10 Febbraio 2016

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Da piccola ne avevo uno che portavo sempre con me nel mio portapenne. Insieme alle matite di Poochie ed alle gomme del Mulino Bianco. Macchiato di penna azzurra…

Da piccola ne avevo uno che portavo sempre con me nel mio portapenne.
Insieme alle matite di Poochie ed alle gomme del Mulino Bianco.
Macchiato di penna azzurra – che a quei tempi scrivevo solo con la stilografica del colore del mare.
Poi, nell’archiviare i ricordi, probabilmente, ho archiviato anche lui.
Sono passati anni da quel dì e qualche giorno fa mi arriva in dono un cammeo identico.
La persona che me l’ha regalato non ricorda come ne sia entrata in possesso,
ma è stato con lei per più di vent’anni.
Mi piace pensare che, per vedersi meglio, sia utile allontanarsi.
Mi piace pensare che abbia vagato per poi tornare da me.

Mi piace pensare che sia tornato quando ha sentito aria nuova.
Mi piace pensare che andremo lontano, con la certezza che il Mulino dal tetto rosso sarà lì ad aspettarci quando sentiremo il bisogno di tornare a casa🌟

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homeslide Lifestyle

Si dice che quando l’anima è pronta, lo siano anche le cose.È dal profondo che arriva la saggezza.

Francesca Sarocchi

9 Febbraio 2016 14:13 9 Febbraio 2016

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Si dice che quando l’anima è pronta, lo siano anche le cose. Che si tratti d’amore, d’amicizia, di cucina. È dal profondo che arriva la saggezza. Specchi che…

Si dice che quando l’anima è pronta, lo siano anche le cose.
Che si tratti d’amore, d’amicizia, di cucina.
È dal profondo che arriva la saggezza.
Specchi che riflettono ma basta spostarsi per evitare di guardarsi davvero.
Un piccolo borgo con il suo pozzo, il suo micio che tutto vede e tutto sa, il suo rassicurante silenzio.

Da qualche parte sfilano maschere sotto un cielo a pecorelle che promette pioggia ma i tulipani sono già sbocciati🌷
C’è della magia in quei fiori.
Ci sono pace, serenità ed eleganza.

C’è il desiderio di riempire le cornici con i ricordi dei momenti che portiamo nel cuore.
C’è la certezza che ci fermeremo ad ammirarli e diventeranno anche loro specchi per la nostra anima.
P.S. E poi, in mezzo a tutta questa poesia, ci sono io che – travolta da racconti risate ricette
– senza accorgermene, faccio l’alba e la domenica di prima mattina mi ritrovo in salotto baldi giovani pronti a cartongessare il mio vano scale.
Io e loro.
Tra di noi nemmeno un caffè.
La lunga colazione della domenica un sogno infranto.
Trapano e martello.
Stucco e polvere nell’aria.
Profumo di cambiamento ma soprattutto due punti luce in più.
Perché al buio si va alla cieca mentre noi vogliamo camminare spediti 🌟

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homeslide Spadelliamo

La farinata genovese della Fra – the one and only in un sabato carnevalesco!

Francesca Sarocchi

6 Febbraio 2016 22:29 6 Febbraio 2016

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In un sabato carnevalesco, mascherate perché noi vogliamo essere sul pezzo, impastiamo biscotti e farina di ceci tra tulipani bianchi e qualche calice di Clavesana Dogliani che la…

In un sabato carnevalesco,
mascherate perché noi vogliamo essere sul pezzo,
impastiamo biscotti e farina di ceci
tra tulipani bianchi e qualche calice di Clavesana Dogliani
che la nanetta ha imparato a stappare per noi.
Rovinati da piccoli o educati fin da piccoli?

La vera farinata genovese

La bibbia della cucina della Fra.

Una dei suoi punti di forza

– pochi dolci ma in fatto di salato, la sua farinata resta imbattibile –

1. Lei la cucina così: provatela e poi ne discutiamo 😉

INGREDIENTI:

250 gr di farina di ceci
900 ml di acqua
sale qb
mezzo bicchiere di olio evo

PROCEDIMENTO:

Unire la farina e l’acqua.

Mescolare usando le fruste o un cucchiaio di legno fino ad eliminare tutti i grumi.

Aggiungere il sale.

Versare nel testo ( teglia di rame stagnato di 40 cm ),

aggiungere l’olio ed infornare alla massima temperatura fino a doratura

( ca 35 min ).

E dulcis in fundo, fetta – quintale di stracchino – altra fetta e se magna!

S T R E P I T O S A!

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homeslide Spadelliamo

Rose Rosse di Gorizia. Il mio radicchio preferito!

Francesca Sarocchi

3 Febbraio 2016 13:40 3 Febbraio 2016

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C’è questo strano legame tra me e le verdure: da piccola guerra aperta. Da grande amore vero. Sulla pizza, saltate, crude, lesse, con tanto limone. La rosa…

C’è questo strano legame tra me e le verdure:
da piccola guerra aperta.
Da grande amore vero.
Sulla pizza, saltate, crude, lesse, con tanto limone.

La rosa di Gorizia è un capitolo a parte, con un sito internet dedicato che vi consiglio di visitare:

http://www.rosadigorizia.com/

È pranzare con un’amica che spadella con il cuore e sono rose rosse, pinoli, crostini e aceto balsamico
che mi fa venire una voglia matta di catapultarmi dal fruttivendolo a comprarne una vagonata.
Spedizione anche a Milano dove i miei amici gitani non possono stare senza.

C’è chi lo mangia crudo in insalata, chi ci fa il risotto, chi lo salta in padella e poi lo guarnisce.
Io ho seguito la ricetta della Cri ( la meravigliosa arch. chef che dovrebbe abbandonare momentaneamente la scrivania per partecipare Masterchef ma lei non ci sente !! ).

Ne è uscita una delizia.

PREPARAZIONE:

Tagliare il radicchio in maniera grossolana lasciando le foglie belle grandi e lavarlo sotto l’acqua corrente.
Nel frattempo far saltare in padella il guanciale o lo speck, aggiungerci un pò di cipolla rossa, pinoli ed il radicchio.
Saltarlo qualche minuto aggiungendoci sale pepe e aromi a piacimento senza farlo appassire troppo.
Impiattarlo, unire i semi di papavero ed i crostini ed aggiungerci un pò di aceto balsamico.

N.B. Al posto dei pinoli io ci ho messo gli anacardi qatarini – i miei soliti saccheggi nei souq 😉 !
Ed in un’occasione ci ho aggiunto anche l’uva passa perchè la mia è una dipendenza ma non è necessario che diventi anche un problema vostro 😉

Infine ho usato il sale rosa al limone che mi ha regalato un’amica – home made e buonissimo – che conosce la sottoscritta e sa benissimo che il limone è l’altro mio punto debole!

Non è facilissimo da reperire fuori regione FVG ma se lo trovate provatelo: è davvero strepitoso!

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Lifestyle

Un buongiorno Shabby da eVolver, magico mondo del vintage. Storie. Il passato che fa capolino, il calore che trasmette, la vita vissuta che ci accarezza!

Francesca Sarocchi

29 Gennaio 2016 14:24 29 Gennaio 2016

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Un buongiorno Shabby perché un’amica architetto semplifica la vita non poco😎 Conosce casa tua a memoria e se poi ti legge anche nel pensiero è la fine. Ti trascina in…

Un buongiorno Shabby perché un’amica architetto semplifica la vita non poco😎
Conosce casa tua a memoria e se poi ti legge anche nel pensiero è la fine.
Ti trascina in un laboratorio creativo del riuso dopo un caffè nero doppio perché abbiamo bisogno di energia.
Ha adocchiato una cassapanca svedese che fa proprio per te.
E lo sa bene che quando metterai piede lì dentro il danno sarà già fatto.
Spirito creativo di prima mattina.
Lampadari gioiello sopra la testa e vintage tutto intorno.

Pizzi, cotone e perle.
Una scala rossa fantastica che salgo con uno spirito sportivo che non mi appartiene per niente.
Un peloso che ci corre incontro e tutte quelle scatole accatastate.

C’è un che di magico nel mondo del vintage.
Storie.
Il passato che fa capolino, il calore che trasmette, la vita vissuta che ci accarezza🌟

Se desiderate maggiori info sul Laboratorio del riuso, se volete vedere un sacco di belle foto, se avete voglia di perdervi nel magico mondo vintage di eVolver andate sulla loro pagina Facebook!

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homeslide Lifestyle

Far spazio al nuovo, per far circolare aria fresca, per trovare lo spazio per accogliere solo le persone che tirano fuori il meglio di noi.

Francesca Sarocchi

29 Gennaio 2016 14:04 29 Gennaio 2016

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Quando il desiderio di pulizia assale bisogna assecondarlo. Il mio guardaroba pieno di tutto è un piccolo mondo. Leggings accatastati che se li vendessi a peso ci pagherei l’IMU….

Quando il desiderio di pulizia assale bisogna assecondarlo.
Il mio guardaroba pieno di tutto è un piccolo mondo.
Leggings accatastati che se li vendessi a peso ci pagherei l’IMU.
Calzettini colorati bucati solo sul piede sinistro.
Sciarpe.
Tante.
Troppe.

Che ad ogni acquisto “giuro che è l’ultimo”.
{ la mia insana dipendenza meriterebbe un capitolo a parte.
Oppure una psicoterapia da uno bravo }

Maglioni di lana oversize nei quali mi tuffo ogni volta che sento il bisogno di calore.
Che poi calore è anche incontrarsi casualmente per una colazione improvvisata in una mattina nebbiosa .
È pranzare con un’amica che spadella con il cuore e sono rose rosse di Gorizia, pinoli, crostini e aceto balsamico.

È correre alla posta a spedirne un mazzo ai gitani milanesi e spiegare alla signora allo sportello che no,
non è del semplice radicchio rosso.
È ricevere una telefonata inaspettata che parte da un ringraziamento
ed arriva ad un non ben identificato progetto che non ha ancora
nè capo nè coda ma vuoi mettere il bello lungo la strada?
È un salto indietro nel tempo,
nei racconti romantici di una giovane amica,
cuori che battono e tastiere infuocate che ormai l’amore viaggia via WA.
È trovarsi in un guardaroba a scegliere cosa eliminare per far spazio al nuovo,
per far circolare aria fresca,
per trovare lo spazio per accogliere solo le persone che tirano fuori il meglio di noi.
Perché anche se dovessimo cucirli con cura, quei calzini rimarranno sempre dei calzini rattoppati🌟

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