Parliamo di Sanremo.
La vedete la mia faccia da scema nella foto?
Manca meno di una settimana ed io sono prontissima!
Per chiarire qualsiasi dubbio in merito,
io AMO Sanremo.
Amo l’atmosfera che si crea con settimane di anticipo.
Amo il gossip festivaliero del chi veste chi, chi pettina chi,
chi sta con chi, chi vincerà e chi successo avrà.
E poi amo i fiori.
I fiori di Sanremo.
Il mio gruppo di ascolto è lo stesso da anni.
Pochi ma buoni.
Io e Sara.
E Lorena, ogni anno in una città diversa, in collegamento Whatsapp!
Non ci siamo scelte per condividere 5 lunghe serate insieme, è capitato;
semplicemente siamo le uniche che lo guardano,
snobbate da fidanzati, mariti, parenti ed amici.
Tutti contro di noi.
Tutti contro Sanremo.
Ma noi non molliamo anche quando tra i Big non c’è Albano.
Anche se non presenta Gianni che per noi è cosa gravissima.
Lo scorso anno ho avuto la fortuna di conoscere Mauro Gliori:
medico di mestiere e autore de
“Sanremo. Una Storia Tutta Italiana”
insieme e Dario Salvatori, che di Sanremo se ne intende.
Ebbene,
ci siamo incontrati a casa sua grazie ad amici comuni,
nella bellissima Versilia che d’inverno conserva comunque il suo fascino.
Uno spritz aperol per entrare subito in sintonia e via di racconti.
Mauro è poliedrico: dipinge, ama la musica e gli animali ma soprattutto ama Sanremo.
La quantità enorme di appunti che ho raccolto durante quel
pomeriggio passato con lui che mi ha travolto con i suoi meravigliosi racconti
sanremesi è enorme.
Che il Festival della Canzone Italiana ebbe il suo primo battesimo
il 25 agosto del 1948 alla Capannina del Marco Polo di Viareggio lo sapevate?
Che fino al 1976 la sede del Festival era il Salone delle Feste del Casinò di Sanremo
e non il famoso Teatro Ariston con il suo temutissimo palco vi era noto?
Che Nilla Pizzi occupa tutti e tre i gradini del podio nel 1952 vi pare possibile?
Ebbene, se tutti questi aneddoti vi incuriosiscono,
non potete non leggere questo libro che, come una Bibbia,
ripercorre la storia del Festival di Sanremo,
dal 1951 quando si risolveva tutto in una sola serata in radio
fino alle 5 dirette in mondovisione su Rai 1.
Perchè non parla solo di musica ma racconta anche tutto ciò che sta intorno
a questo grande evento che è il Festivàl.
E’ pieno di aneddoti,
racconti del back-stage,
curiosità e spigolature
( quando avrete in mano il libro, amerete le sue spigolature, ne sono certa! )
Leggere questo libro mi ha fatto pensare che il bello di Sanremo, in fondo, è questo:
sono passati decenni,
siamo cresciuti
e tanti di noi ancora si ritrovano a guardare un programma che ha più di 60 anni.
Perchè la musica è gioia,
è allegria,
è felicità,
è leggerezza.
La musica non ha età.
Sanremo non ha età.
Lode a Sanremo, nonostante tutto!