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Categoria: Spadelliamo

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Il mio salame al cioccolato in un sabato sera di novembre ( e Natale è sempre più vicino )!

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  Quando fuori, al sabato sera, impazza la movida, nella lazy home io tento un salame al cioccolato. Perchè dopo un venerdì sera riscaldati dal camino delle Armoniche e dopo…

 

  1. Quando fuori, al sabato sera, impazza la movida, nella lazy home io tento un salame al cioccolato.
  3. Perchè dopo un venerdì sera riscaldati dal camino delle Armoniche e dopo aver assaggiato uno dei salami al cioccolato più buoni del mondo,
  5. ho voluto replicare.

Ho sfogliato un pò di ricette, ho apportato qualche modifica quà e là e ne è uscito un lazy salame 🙂

  4. Ingredienti

 

  2. Biscotti Digestive 300 gr
  4. Burro 150 gr
  6. Zucchero 100 gr
  8. Cioccolato Fondente all’ 80% 200 gr
  10. 2 Uova
  12. Amaretto di Saronno 2 cucchiai

 

 

 

 

Procedimento

  1. Lasciare il burro a temperatura ambiente per farlo ammorbidire,
  4. e nel frattempo sbriciolare i biscotti secchi ( io su tutti preferisco i Digestive! ) in un ciotola.

 

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  1. Sciogliere il cioccolato fondente ( confesso che io ne metto anche un pò al latte! )  
  4. e lavorarlo fino a farlo diventare cremoso e senza grumi e poi lasciarlo raffreddare.
  7. Quando il burro sarà diventato morbido, spatolarlo fino a farlo diventare cremoso;
  10. aggiungere lo zucchero, le uova, il cioccolato sciolto e l’amaretto di Saronno.

 

 

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  1. Amalgamare bene il tutto e versarlo nella ciotola con i biscotti sbriciolati.
  4. Distendere l’impasto sulla carta forno, arrotolarla fino a farla diventare un salame 🙂
  7. Infine avvolgerla nella stagnola.

 

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  1. Lasciare il salame in frigo per un paio d’ore ( meglio 3 o 4! ) e poi servirlo a fettine.
  4. Da accompagnare con panna montata o caramello o cioccolato fuso ( o anche all together 🙂 )!

 

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homeslide Spadelliamo

Polpettine di zucchine e farina di ceci!

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  Momento salutista.   Verdure ogni giorno perchè è la stagione dei buoni propositi.   La stagione che anticipa il panettone a colazione, il pandoro a pranzo, lo stollen a…

 

  2. Momento salutista.

 

  1. Verdure ogni giorno perchè è la stagione dei buoni propositi.

 

  1. La stagione che anticipa il panettone a colazione, il pandoro a pranzo, lo stollen a merenda e tante clementine dopo cena sul divano.

 

  1. Prima di iniziare a spadellare pietanze invernali un pò di sano cibo che mi fa sentire meno in colpa quando penso a quei vanillekipferl che tanto amo!

 

 

  7. Ingredienti

 

 

  1. 2 zucchine grandi
  3. 1 patata
  5. farina di ceci q.b.
  7. sale q.b.
  9. pepe q.b.
  11. rosmarino q.b.
  13. timo q.b.
  15. semi di papavero q.b.
  17. chiodi di garofano q.b.
  19. pangrattato q.b.

 

 

  1. Procedimento

 

  1. Lessare le verdure, schiacciarle e condirle con sale, pepe e le spezie scelte.

 

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  1. Cominciare ad unire la farina di ceci fino ad ottenere una consistenza tale da permettere di ottenere delle polpettine.

 

  1. In ultimo passarle nel pangrattato e disporle sulla teglia da forno.

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  3. Aggiungere un filo d’olio ed infornare a 180 gradi per 15 minuti ca.

 

 

 

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homeslide Spadelliamo

La mia quiche d’autunno al sapore di zucca e cipolla di Tropea!

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Come non comprare quella pirofila rosa fuori e bianca dentro? Per le mie quiche autunnali è perfetta e poi fa così shabby 🙂 Ieri sera ho provato ad unire un…

Come non comprare quella pirofila rosa fuori e bianca dentro?

Per le mie quiche autunnali è perfetta e poi fa così shabby 🙂

Ieri sera ho provato ad unire un pò di ingredienti e ne è uscita una delizia.

Mentre accendevo l’ennesima candela verde con le renne e appendevo morbidi Candy Canes in giro per casa,

improvvisavo quella che ho deciso sarà uno dei miei cavalli di battaglia di questo autunno.

La mia quiche d’autunno al sapore di zucca e cipolla di Tropea ( ma anche di zucchine, stracchino e gouda! )

 

  1. Ingredienti
  3. 2 zucchine verdi grandi
  5. 400 gr di zucca
  7. 200 gr ca di stracchino
  9. 100 gr ca di formaggio gouda
  11. 2 cipolle rosse di Tropea
  13. Olio d’oliva q.b.
  15. Sale q.b.

 

 

  2. Procedimento

 

  1. Tagliare le verdure a pezzettoni e farle rosolare in una tegame con un pò d’olio d’oliva.

 

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  3. Io aggiungo il sale solo a fine cottura ed uso quello in grani anzichè quello fino perchè adoro quel sapore forte e croccante!
  5. ( I quintali di sale di Ibiza che mi trascino a casa ogni anno in questi casi sono fondamentali!!! )

 

  1. Distendere la pasta brisè nella pirofila foderata con carta forno.
  •  ( Io ho spudoratamente comprato la pasta pronta ma conosco qualcuno che la prepara con le sue manine – vedi le mie amiche chef! ).

 

  1. Una volta ammorbidite le verdure, versarle nella tortiera ed aggiungere lo stracchino ed il gouda.

 

  1. In chiusura, coprirla con la cipolla rossa di Tropea.

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  2. Infornare a 200 gradi per ca 40 minuti.

 

  2. Sarà che io sono una tipa poco precisa però i munti, per me, sono spesso indicativi….quando diventa dorata e croccante al punto giusto è pronta 😉

 

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Spadelliamo

Il mio castagnaccio di Halloween!

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Dopo anni passati a sgranocchiare il vero castagnaccio toscano della mia amica Sabrina, quest’anno ho deciso di infornarlo io. Mai avrei pensato che avrebbe riscosso cotanto successo. In tanti mi…

  3. Dopo anni passati a sgranocchiare il vero castagnaccio toscano della mia amica Sabrina, quest’anno ho deciso di infornarlo io.
    • Mai avrei pensato che avrebbe riscosso cotanto successo.
    • In tanti mi avete chiesto la ricetta e questo mi gratifica un sacco perchè dopo aver battuto tutti i supermercati, le botteghe, i mulini e i fruttivendoli della città, finalmente la farina di castagne l’ho trovata.
  5. Una caccia all’oro che Jack Sparrow mi fa un baffo!
  6. Un impasto riuscitissimo.
  7. Il rosmarino del mio giardino.
  8. Noci tritate a mano.
  9. Quell’uva passa che metterei ovunque.
  10. Pinoli croccantissimi.
  11. E una grande soddisfazione.

 

 

  1. Debutto alla cena di Halloween!

 

 

Un dolcetto semplice: una fetta ha le proprietà nutritive di un kg di carbonara, ma buonissimo.

Un dolcetto autunnale molto romantico: si narra che le foglie di rosmarino che si usano per insaporirlo siano un potente elisir d’amore: l’eletto a cui verrà offerto, si innamorerà di voi e vi chiederà in sposa.

Ora, se chi l’ha mangiato con me mi dovesse chiedere in sposa siamo messi molto male 😉

Io ho seguito la ricetta originale perchè amo le tradizioni ma se ne trovano molte altre in cui vengono aggiunti scorza d’arancia, semi di finocchio e frutta secca varia.

  7. Ingredienti
  11. Farina di castagne 500 g
    Acqua q.b.
    Noci Intere 100 g
    Pinoli 100 g
    Uva passa 80 g
    Rosmarino 2 rametti
    Sale 5 g ca
    Olio extravergine di oliva 40 g ca

     

     

    Procedimento

     

  12. Lavare l’uva passa in acqua fredda e metterla in ammollo per circa 10 minuti in una ciotola per reidratarla.
  14. Tritare grossolanamente le noci e sfogliare il rosmarino.
  1. Setacciare la farina di castagne e aggiungere l’acqua mescolando con una frusta.
  3. Aggiungere le noci, l’uva passa ed i pinoli lasciandone da parte una piccola quantità che servirà per coprire la superficie del castagnaccio prima di infornarlo.
  5. Strizzare l’uva passa e aggiungerla all’impasto lasciandone da parte una piccola quantità come per i pinoli e l’uva passa.
  7. Aggiungere il sale.
  9. Oliare la tortiera e versare il composto.
  11. Aggiungere i pinoli, l’uva passa, le noci ed il rosmarino.
  13. Aggiungere un filo d’olio ed infornare.
  15. Nel forno ventilato a 175° per ca 30 minuti.
  17. Nel forno statico a 195° per ca 40 minuti.

 

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  2. La tradizione vorrebbe che il castagnaccio andasse cotto in una teglia bassa in rame stagnato.
  5. Io ho usato la mia solita teglia, quella che utilizzo da anni ed anni ed è andata benissimo.
  2. L’ho cosparso di miele di castagno è stato un successo!
  2. La mia amica ha proposto un pò di cioccolato fuso ma abbiamo pensato che non ne saremmo usciti vivi 😉

 

 

 

 

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homeslide Spadelliamo

Ciambellone Passpartout!

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      L’autunno si fa sentire ed io ho rimesso in moto fruste e forno. Tirati fuori dalla naftalina farina, zucchero, lievito, fecola e zucchero vanigliato, ho dato inizio…

 

 

 

  1. L’autunno si fa sentire ed io ho rimesso in moto fruste e forno.
  4. Tirati fuori dalla naftalina farina, zucchero, lievito, fecola e zucchero vanigliato,
  7. ho dato inizio alla produzione.
  15. Un dolce diverso ogni settimana per riscaldare queste giornate autunnali.
  17. Sarebbe stato il turno di una crostata ma le mie amiche golose pare non potessero vivere
  18. senza la ricetta del ciambellone passpartout!
  26. E poi la diatriba tra Monica e la sua mamma – mia più grande fan che mi segue con
  28. costante devozione e che mi supporta come neanche una ragazza ponpon😜 – doveva
  30. essere risolta.
  36. ( essì, ha ragione Monica: niente mandorle ma solo un po’ di Rhum!!! ).
  39. E poi c’è Yiyi che il martedì assaggia i miei esperimenti.
  41. E poi c’è l’amica di mia madre che non mangia nulla ma il ciambellone, quello sì.
  45. Capite che non potevo tirarmi indietro!
  50. È facilissimo da fare, leggero, adatto ad ogni situazione e versatile: buonissimo da solo, 
  52. più gustoso se spalmato di marmellata, cioccolato o accompagnato da frutta fresca.

 

 

Ingredienti

  2. 3 uova
    100 ml di Olio di Semi
    1 scorza di limone
    140 gr di Zucchero
    180 gr di Farina 
    Un pizzico di sale
    250 gr di Yogurt Greco
    60 gr di Fecola di Patate
    1 bustina di Lievito in Polvere
  3. Rhum qb

Procedimento

  1. Normalmente uso il Kitchen Aid per amalgamare bene ed evitare grumi ma è ancora
  2. ostaggio della mia amica Sara quindi mi accontento delle mie fruste ormai vintage ma che
  3. non mi abbandonano mai!
  5. Unire uova, zucchero, farina, fecola, yogurt e lievito.
  6. Usare fruste o planetaria per creare una crema morbida.
  8. Aggiungere l’olio continuando a mescolare. Per ultimo il Rhum, la scorza di limone ed il sale.

Infornare nel forno statico a 195° per ca 40 minuti ed a 175° nel forno ventilato per ca 30 minuti.

 

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  1. Oggi ho aggiunto mezza mela a cubetti e sostituito lo yogurt greco con yogurt ai cereali.
  2. Buonissimo con la marmellata alle fragole e aceto balsamico dell’Acetaia San Matteo che ho comprato ieri ai Castelli di Strassoldo.
  3. Ragazze, provatelo anche voi con le marmellate balsamiche: dolce e salato insieme con un retrogusto acetoso che è una delizia!
  7. P.S. Aspetto di vedere i vostri ciambelloni asap 😉
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Spadelliamo

Cous Cous che sa di cocco e verdure dell’orto!

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Perchè è quando ci sono 40 gradi all’ombra che i veri spadellano! I veri pazzi! Ed io ne faccio orgogliosamente parte! Il cous cous è un cavallo di battaglia di…

  • Perchè è quando ci sono 40 gradi all’ombra che i veri spadellano!
  2. I veri pazzi!
  5. Ed io ne faccio orgogliosamente parte!
  8. Il cous cous è un cavallo di battaglia di due care amiche.
  11. Due menti matematiche.
  1. L’architetto usa anche l’olio di cocco che mi ha conquistata.
  4. Non potevo non replicare dopo aver assaggiato la deliziosa sbobba, proprio quì, in spiaggia, in una giornata di sole.
  7. Quel profumo di cocco che fa così esotico.
  10. Lo uso ovunque.

Corpo, capelli, cucina.

L’amica in questione spadella per me nel suo appartamento bianco, spupazzandosi Arturo The Big Red Cat, mentre io e lei ci aggiorniamo.

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  1. INGREDIENTI per 4 persone
  3. 1 melanzana
  4. 3 zucchine ( perchè io ho un debole per le zuccchine! )
  5. 1 peperone
  6. 2 carote
  7. 1 cipolla di Tropea
  8. 1 cipollotto
  9. Olio di Oliva q.b.
  10. Olio di Cocco ( io ho usato quello della Rapunzel, su consiglio dell’arch.! ) q.b.
  11. Sale q.b.
  12. Pepe q.b.

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  5. PROCEDIMENTO
  9. Tagliare le verdure a listarelle o a quadretti – siete menti più matematiche o artistiche?
  11. Le mie le ho tagliate un po’ a casaccio, ovviamente!
  12. Un pout pourri di colori, misure e forme 😉
  13. Aggiungo olio, sale e pepe.
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  6. Le verdure le faccio saltare per circa mezz’oretta a seconda della quantità.
  8. Nel frattempo faccio bollire il cous cous in acqua salata.
  10. Un volta pronto lo filtro, anche se non sarebbe necessario ma preferisco non rilasci acqua di cottura così si amalgama meglio con le verdure.
  12. Infine unisco cous cous e verdure.
  14. Un matrimonio idiliiaco.
  16. Una delizia.

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  7. Io cerco di usare l’olio che, annualmente, porto dalla Grecia.
  10. Un olio buonissimo, che mi costa check in lunghi e tormentati con annesse preghierine nella speranza che decidano di far passare la mia valigia rossa, pesante come un macigno ma piena di delizie.
  13. Lo stesso accade sull’isla.
  16. Lo stesso accadrà a settembre.
  19. Forse non mi faranno partire.
  22. Forse dovrò restare lì con il mio carico di sale delle saline di Formentera e spadellerò a San Francesc.
  25. Forse riempirò l’isla di cous cous al sapore di cocco e di verdure dell’orto.
  28. Forse, magari.
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La risposta da Instragram non aveva codice 200.

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