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Categoria: Spadelliamo

Spaghetti con le Canoce!

    Ecco. Questa è una di quelle cose che si devono mangiare a casa! Possibilmente a casa della mamma di Sara! La prima e l’ultima volta le ho mangiate…

 

 

Ecco. Questa è una di quelle cose che si devono mangiare a casa!

Possibilmente a casa della mamma di Sara!

La prima e l’ultima volta le ho mangiate da lei….nel mezzo qualche ristorante ma no! Semplicemente no e mi chiedo come mai.

Ho seguito il passo a passo, ho scattato le relative foto e pare facilissimo da preparare.

Non servono molte parole.

Semplicemente strepitoso!

Stasera mi cimento…incrociamo tutto!

Dajee LazyPippi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Spaghetti con Canoce ( Cicale di mare )

A freddo:

Cicale pulite
Prezzemolo
Aglio
Acqua
Pan Grattato
Vino Bianco
Pepe
1/2 bicchierino d Cognac
1 cucchiaio di Panna fresca

Coprire con acqua e vino.
Cucinare fino a quando si addensa.

Cucinare gli spaghetti n. 5, scolarli e poi farli saltare nel sugo.
Attenzione alle canoce…spariscono !

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Let’s Kefir! Il mio Kefir Home Made!

Ieri sera, dopo una vita, il mio amico Paolo mi ha finalmente invitata a cena e mi ha deliziata con i suoi manicaretti di pesce!   Anche questa volta sono…

Ieri sera, dopo una vita, il mio amico Paolo mi ha finalmente invitata a cena e mi ha deliziata con i suoi manicaretti di pesce!

 

Anche questa volta sono tornata a casa satolla ed al posto della solita camomilla ho ingurgitato 120 granelli di Brioschi per riuscire a farmi abbracciare serenamente da Morfeo ☺

 

Ad un certo punto, a sorpresa, Paolo estrae un giga barattolo di Nutella pieno di latte con una strana palla granulosa in ammollo!

 

Con grande orgoglio mi offre in dono un paio di granelli della palla aliena per darmi la possibilità di creare una mia produzione casalinga. Ma di cosa???? E perché????

 

Con un sorriso tronfio mi comunica che si tratta di preziosissimi granuli di Kefir.

 

Totalmente ignorante in materia ho immediatamente googlato per ampliare la mia conoscenza in merito ed ho scoperto che il Kefir ha innumerevoli benefici, ma proprio tanti, perciò ho detto SI, LO VOGLIO!

 

Come se fossi all’altare con il prescelto accanto.
Fasciata in un voluminoso abito bianco.
Con la musica di Enya in sottofondo.
Con gli amici commossi intorno.

Invece c’eravamo solo io e la palla aliena.

Scegliendo di portarmela a casa ho scelto di prendermene cura e di farla crescere per poter disseminare i suoi granelli a casa di tutti i miei amici.

Perciò, amici, let’s Kefir!!!!!!

 

 

 

” Il Kefir è una bevanda di latte fermentato originaria del Caucaso (Nord Ossezia). Si tratta di un alimento simile allo yogurt ma ricchissimo di fermenti probiotici: lo yogurt infatti contiene solamente L. bulgaricus e S. termophilus mentre il Kefir contiene decine e decine di specie tra batteri e lieviti, dimostrandosi quindi un integratore molto più completo e potente rispetto al comune yogurt. Per questo i migliori benefici si hanno preparando il Kefir in casa, avendo la certezza di consumare un prodotto fresco e pieno di fermenti lattici vitali.
Per produrre il kefir in casa è necessario innanzitutto avere la colonia batterica, comunemente chiamata granuli di Kefir, da cui partire per fermentare il latte. Data la fragilità e la difficoltà di conservazione di questi fermenti, è quasi impossibile trovare i granuli in commercio, ma poichè tendono a crescere molto rapidamente, è facile trovarli in regalo dai vari appassionati.
I benefici del Kefir sono innumerevoli: i fermenti resistono ai succhi gastrici e riescono ad arrivare vivi fino all’intestino, dove aiutano a digerire proteine, zuccheri e lattosio. Aiutano a produrre anticorpi, ad eliminare le tossine e stimolano il sistema immunitario. Il Kefir è stato assicurato alla proverbiale longevità delle popolazioni caucasiche. E’ stato utilizzato come cura per tutti i disturbi dell’apparato digerente, come antitumorale e come aiuto contro i malanni di stagione. L’unica controindicazione è per chi soffre di ulcera, dato che il kefir ha una elevata acidità. Aiuta a curare eventuali disbiosi e candidiasi, ed è indicato per ripopolare l’intestino dopo una cura con antibiotici. I suoi effetti antitumorali e protettivi per il sistema cardiovascolare sono stati dimostrati sia in vitro che in vivo. Il Kefir gioca un ruolo importante per il controllo dei livelli di colesterolo. Si sconsiglia di consumare Kefir a coloro che stanno facendo una cura con integratori di vitamina C perchè potrebbe rendere questa vitamina meno assimilabile.

 

 

 

Come si prepara il Kefir?

La preparazione del kefir è semplicissima, la parte più difficile è procurarsi i granuli con cui iniziare la produzione. Il necessario sarà:
• Un cucchiaio di granuli di kefir di latte
• Un contenitore in vetro per la fermentazione
• Mezzo litro di latte
• Un colino in plastica
• Un cucchiaio in plastica
• Un contenitore ermetico in cui riporre il Kefir una volta che questo è pronto
Versare il latte nel contenitore per la fermentazione. Evitare di riempire fino al bordo perchè con la fermentazione il latte aumenterà di volume. Il latte può essere vaccino o di capra, intero o scremato, sia fresco che a lunga conservazione. Consiglio di usare latte fresco perchè più appetibile ai fermenti. Anche i latte di soia, riso e cocco può essere fermentato. Il Kefir prodotto con latte scremato contiene solo 60 Kcal per 100 grammi.
Una volta che il latte ha raggiunto la temperatura ambiente, versare i granuli. Coprire con della carta da forno o una garza e lasciare riposare in un luogo buio in modo da preservare le vitamine fotosensibili. Mescolare spesso. Il contenitore non va chiuso ermeticamente perchè il Kefir è composto da batteri vivi che devono respirare. Dopo 24 ore (in estate) o 48 ore (in inverno) il Kefir sarà fermentato a sufficienza, e il caglio si sarà separato dal siero. Il siero è molto acido, e di solito lo butto via ma può essere conservato in frigo e utilizzato per fare pane e ricotta. Per separare il siero dal caglio, sarà sufficiente versare molto lentamente il contenuto del vasetto in un colino piuttosto capiente. Il siero scenderà subito, mentre il caglio, più solido, resterà compatto. Una volta eliminato il siero, si farà scendere il Kefir con l’aiuto di un cucchiaio, mescolando finchè non resteranno soltanto i granuli.
I granuli verranno immediatamente messi in nuovo latte per la successiva fermentazione, mentre il kefir pronto può essere riposto in frigorifero, in un contenitore ermetico, e si conserverà una settimana. E’ importante che colino e cucchiaio siano in plastica perchè il metallo uccide i fermenti! E’ meglio evitare di fermentare il Kefir per più di 48 ore perchè diventerebbe troppo acido, un po’ piccante e frizzante, e pur essendo commestibile, il sapore forte non è gradito a tutti i palati. Il Kefir prodotto in casa può essere leggermente alcolico (fino a 1°) a causa dei lieviti presenti.
Alcune persone potrebbero trovare il Kefir troppo acido, io consiglio di utilizzarlo per produrre dei deliziosi yogurt alla frutta. Sarà sufficiente tagliare della frutta a dadini (lamponi, pesche, mele, fragole o altro, a seconda della stagione) e mescolarle al Kefir, assieme ad un cucchiaio di miele. E’ un ottimo e sano spuntino nelle calde giornate estive.
Essendo una colonia di organismi viventi, il Kefir può andare incontro a sofferenza: il metallo (posate, colini) rilascia sostanze tossiche che uccidono i fermenti, così come vengono uccisi dal cloro presente nell’acqua. I granuli non vanno mai lavati, al limite si possono sciacquare in un po’ di latte fresco nel caso siano appena arrivati da un viaggio via posta. Se il Kefir è sofferente, la separazione del caglio dal siero potrebbe non avvenire in modo completo. Ciò può essere dovuto ad una recente divisione dei granuli, a temperature sfavorevoli, a un cambio di ambiente (passaggio da un tipo di latte ad un latte diverso) o più comunemente al sovrappopolamento dei granuli. I granuli infatti tendono a moltiplicarsi a dismisura e hanno bisogno di essere sfoltiti. Un cucchiaio di kefir è sufficiente per mezzo litro di latte, se i granuli diventano troppi e non si aumenta proporzionatamente la quantità di latte questi possono soffrire e non fermentare correttamente. La soluzione è scartare di volta in volta i granuli in eccesso: si possono mangiare utilizzandoli come se fossero fiocchi di latte, oppure si possono dare in adozione a qualche amico, o semplicemente buttarli.
Un altro consiglio per mantenere i granuli sempre al top è quello di rinvigorire il ceppo: dopo molte fermentazioni i granuli potrebbero indebolirsi, per cui potrebbe essere utile aggiungere ogni 6 mesi un flaconcino di Kefir biologico acquistato nel proprio negozio di fiducia. Il Kefir acquistato dovrà essere bianco e privo di additivi e aromi. Ricordate che il peggior nemico del Kefir sono le contaminazioni, quindi fate attenzione ad utilizzare contenitori sempre ben puliti e mantenere i vostri granuli il più possibile in condizioni di sterilità”.

( fonte: http://www.altairgarden.it/ )

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Rollata Panna e Fragole!

Novella, l’iperattiva mamma di Sara, è una potenza in cucina! Sa cucinare TUTTO e TUTTO le riesce da dio! Spazia dal pesce, alla carne, alle verdure alla piastra, al vapore,…

  1. Novella, l’iperattiva mamma di Sara, è una potenza in cucina!
  2. Sa cucinare TUTTO e TUTTO le riesce da dio!
  3. Spazia dal pesce, alla carne, alle verdure alla piastra, al vapore, saltate…anche una semplice insalata cruda, mangiata da lei, è più buona!
  4. Al momento della spartizione divina delle doti culinarie c’era solo lei!
  5. Basta accettarlo e mangiare senza farsi troppe domande…e poi ha una pregio che in pochi hanno: ti regala TUTTE le sue ricette e si spiega talmente bene che è impossibile non ottenere un risultato perfetto!
  6. Uno dei suoi numerosi cavalli di battaglia, insieme alla panna cotta, è la rollata, che ogni volta guarnisce in maniera diversa a seconda della richiesta.
  7. Questa volta, in occasione del compleanno e su richiesta della golosa nipotina Asia, ha fatto la rollata di panna e fragole…un successo annunciato come sempre!
  1. Dosi per 8 persone:

 

  1. 4 uova
  2. 4 cucchiai di zucchero
  3. 3 cucchiai di farina
  4. 1 cucchiai di frumina
  5. 1 fialetta di Rum
  6. 1/2 bustina di Lievito per dolci
  7. 400 gr di panna fresca

Procediamo:

 

  1. Montare le chiare con un pizzico di sale.
  2. Sbattere i tuorli con lo zucchero ed il Rum.
  3. Aggiungere la farina, il lievito e la frumina.
  4. Unire molto lentamente le chiare per fare in modo che non si creino dei grumi.
  5. Stendere la carta da forno unta di burro sulla teglia da forno.
  6. Infornare dopo aver preriscaldato il forno a 200 gradi.
  7. Cuocere per 10 minuti ca, fino a quando non diventa di un colore dorato.
  8. Prendere un canovaccio, bagnarlo con l’acqua, strizzarlo bene e stenderlo sopra il biscuit. Capovolgere la teglia, togliere la carta da forno ed arrotolare.
  9. Montare la panna con le fruste.
  10. Se non si vuole che smonti, aggiungere una bustina di Pannafix di Pane degli Angeli.
  11. Srotolare il biscuit, stenderci sopra la panna ( tanta! ), aggiungere le fragole tagliate a pezzetti e riavvolgere.
  12. Guarnire con le fragole e servire già impiattata…altrimenti rischiate che vada a finire come sempre quando ci sono io…spariscono gli angoli ed inizia lo scavo fino a quando non crolla tutto e tocca finirla!!!!
  13. P.S. Contro il mio interesse ho scattato una foto così avete la prova 🙂

 

 

 

 

 

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La regina delle Insalate Russe !

Voi penserete alla solita, banale, classica insalata russa invece NO! Questa è l’Insalata Russa di Claudia – ai più conosciuta come Caia o Regina dell’Insalata Russa di qualità! La sua…

Voi penserete alla solita, banale, classica insalata russa invece NO!
Questa è l’Insalata Russa di Claudia – ai più conosciuta come Caia o Regina dell’Insalata Russa di qualità!
La sua ricetta è molto semplice: ti dà gli ingredienti e poi ti arrangi.
Secondo lei basta aggiustare a seconda della consistenza che si preferisce.
Sembra facile ed in effetti lo è.
L’ ho fatta pure io ed è venuta benissimo!

Sperando di essere utile, aggiungo qualche dritta che di solito seguo io!
Gli ingredienti sono semplici, facili da reperire ma soprattutto sani. Maionese a parte!

carote
patate
uova sode
cetrioli
piselli
maionese
1 cucchiaio di senape
sale
pepe

Normalmente all’acqua di cottura delle carote aggiungo un cucchiaio di aceto ( che adoro !) per dare un gusto un pò più deciso al risultato finale!
L’unica cosa che detesto fare è tagliare a cubetti le patate ed i cetrioli ma il risultato finale vale sicuramente la pena! Io la preferisco molto densa perciò ci do di senape, tanta! Da quando la mia amica Agata mi ha fatto conoscere quella tedesca non posso farne più a meno ed in questo caso le mischio insieme: un cucchiaio di senape normale e due cucchiai di senape piccante!
Una vera vera vera delizia!

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Ciambella panna e ricotta!

  Voglio credere che la mia amica Chef Barbara abbia pensato di risollevare la mia giornata mandandomi, a sorpresa, la ricetta della ciambella alla panna e ricotta. Voglio credere che,…

 

Voglio credere che la mia amica Chef Barbara abbia pensato di risollevare la mia giornata mandandomi, a sorpresa, la ricetta della ciambella alla panna e ricotta.

Voglio credere che, a conoscenza della mia delusione per la prima sanremese, volesse addolcirmi la pillola.

Voglio credere che abbia dimenticato, nel preciso momento in cui all’ora della merenda ha premuto invio dal suo cellulare, che l’unico dolce che mi concedo è sempre e solo lui: lo yogurt al limone!

Voglio credere che mi voglia talmente bene che le piace condividere con me le cose della vita.

Sono certa che è così!

Questa ciambella è cosa nuova anche per me.

Assaggiamola insieme…

 

 

INGREDIENTI

250 gr farina 00

250 zucchero semolato

3 uova medie

150 gr ricotta friulana

150 ml panna fresca

20 ml cointreau

2/3 bustina lievito per dolci

I semi di un baccello di vaniglia

1 pizzico di sale

 

Preriscaldare forno statico a 180*, imburrare ed infarinare uno stampo per ciambella in alluminio.

 

Nella planetaria, con la frusta, montare: uova, zucchero, ricotta, liquore e vaniglia.

 

Setacciare la farina ed incorporare alla massa in una volta sola.

Montare a velocità alta quindi aggiungere la panna.

 

Per ultimo il lievito ed il pizzico di sale.

Versare nello stampo e cucinare per circa 45′ controllando il centro con uno spiedino di legno.

 

 

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Torta Merlinkton!

La mia colazione di ieri è stata la giusta colazione del sabato! Niente yogurt al limone ma grande fetta di torta ricoperta di Nutella e nocciole. Io e la mia…

La mia colazione di ieri è stata la giusta colazione del sabato! Niente yogurt al limone ma grande fetta di torta ricoperta di Nutella e nocciole. Io e la mia mamma, accoccolate sul divano shabby di Drops, abbiamo dato inizio al weekend bevendo un bollente caffelatte e gustando una giga fetta di Torta Merlinkton!

P.S. Io e mia mamma a fare colazione insieme da Drops è cosa rara. La Merlinkton, per fortuna, no!

Questa la ricetta della pasticciona Lisa per tutti noi.

Dosi per due tortiere:

300 gr di burro

300 gr di zucchero

180 gr di farina

200 gr di nocciole in polvere

10 tuorli

10 albumi

1bacca di vaniglia

pasta frolla per rivestire la tortiera

Sciogliere il burro ed unirlo allo zucchero, poi metterli nello sbattitore ed aggiungere poco alla volta i tuorli, lasciando da parte gli albumi. Montare gli albumi a neve ed aggiungerli alla massa precedente. Aggiungere la farina, le nocciole e la vaniglia. Versare nella tortiera foderata di pasta frolla e cuocere in forno a 150/160 gradi per 30 minuti ca. Dopo averla sfornata, coprirla di crema alla gianduia o tanta tanta Nutella e granella di nocciola.

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