Dopo il primo aperitivo all’aperto alle Bollicine degustando Coca Cola Zero perché ho fatto fioretto quando non bisognerebbe fare fioretto cioè a primavera quando fioriscono i fiori, rinverdiscono le…
Dopo il primo aperitivo all’aperto alle Bollicine degustando Coca Cola Zero perché ho fatto fioretto quando non bisognerebbe fare fioretto cioè a primavera quando fioriscono i fiori, rinverdiscono le piante ed il tramonto ti viene incontro mentre tu brindi con i tuoi amici che tracannano Satin come se non ci fosse un domani…ecco, dopo tutto ciò, non puoi che andare a casa e rinchiuderti dentro a doppia mandata!
Detto fatto!
Eccomi sul divano, con le mie ormai inseparabili cuffie rosa.
Cuffie Senheisser.
Cuffie di altissima qualità.
Quelle cuffie che i più usano per ascoltare LA musica.
Quelle cuffie che quando le ho viste indossate da Linus su Deejay Tv mi sono sentita una figa davvero.
Con quelle cuffie adesso sto ascoltando Al Bano e Romina.
E scrivo!
Scrivo di cibo perché in questo momento sono poco credibile: una che beve Coca Zero alle Bollicine e usa LE cuffie in maniera così rivoluzionaria non può che consolarsi a tavola!
Whatsapp è un’invenzione meravigliosa.
Scorro i messaggi della mia Sis che vive alle Canarie ormai da 15 anni e pesco la ricetta del delizioso Guacamole che mi ha inviato in risposta alla mia della Pinza Triestina.
Curiosa l’accoppiata Pinza – Guacamole ma più curioso ancora il suo metodo di invio della ricetta.
Messaggio vocale.
Perche in cucina è imbattibile ma ha un lieve problema con la lingua italiana.
Problema accentuato con il trasferimento in terra spagnola e decisamente peggiorato con la scelta del compagno napoletano.
Un disastro annunciato.
Caporetto fu una passeggiata.
Questo quando si tratta di lingua parlata.
Se deve scrivere è peggio.
N.B. Allego screenshot della conversazione Whatsapp a testimonianza di ciò che scrivo!
Ascoltando i due brevi messaggi in cui mi spiegava la ricetta, sono stata travolta da una grande, immensa, profonda gioia.
Mi è parso di averla accanto a me sul divano, come una volta, quando cantavamo Al Bano e Romina e lei mi dava le dritte per cucinare una carbonara da manuale…di quei tempi sono rimasti solo Al Bano e Romina – momentaneamente in pausa – la carbonara sostituita dal Guacamole Tinerfeno…ma ci siamo sempre noi, ancora noi, nonostante tutto, noi.
La vita ci ha messe alla prova, ci ha fatto lo sgambetto, ci fa vivere a migliaia di km di distanza ma quando c’è bisogno ci siamo.
Che sia per la Pinza, il Guacamole o per la Vita.
Il nostro segreto è la lievitazione….anni e anni di lievitazione ed ora siamo cotte al punto giusto 😉
Ed ora, per brindare alla puesta de sol con un buon vino e del Guacamole casero:
Ricetta per 4 porzioni:
3 avocado
1 pomodoro
3/4 di un peperone grande
1 cipolla media
Coriandolo
Olio d’oliva
Sale e pepe qb
Togliere la polpa dall’avocado e versarla in una terrina.
Aggiungere l’olio d’oliva a filo.
Sbattere fino ad ottenere una crema.
Tagliare a piccoli pezzettini tutti gli altri ingredienti ed aggiungerli alla crema di avocado.
Spremere un paio di gocce di limone altrimenti l’avocado si fa nero.
Servire con crostini e allegria!
N.B. Nella ricetta originale ci va anche l’aglio ma la Sis non lo gradisce unito alla cipolla….il Guacamole fa, comunque, la sua porca figura 😉
Mi riprometto di testarlo in loco prossimamente!!!!