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Orecchini, alberelli, amici e Natale si avvicina!

Gli alberelli fanno Natale che più Natale non si può🎄 Orecchini che senza non si può stare.       Anche se quì c’è chi va ancora al mare mentre…

  1. Gli alberelli fanno Natale che più Natale non si può🎄
  2. Orecchini che senza non si può stare.

 

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  1. Anche se quì c’è chi va ancora al mare mentre io faccio colazione accarezzata dal sole in una domenica mattina che sa di cookies alle mandorle e caffellatte nella mia tazza verde salvia del Bosco Incantato di Bozen.
  2. La prima mug pre-natalizia.

 

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  1. E un weekend di lista dei Xmas Gifts.

  2. Un sabato sera lontano dal casino della Costa Crociere in partenza sulle Rive.

  3. Festa grande che neanche per il Titanic.

  4. Un aperitivo improvvisato che ci fa ritrovare ogni novembre, sempre gli stessi, sempre lì, sempre per caso, un abbraccio e chiacchiere che sembra passata un’ora e non un anno.

  5. E la mia prima pizza nera al carbone vegetale che è uno spettacolo davvero.

  6. L’unica pizza che dopo ti senti più leggera che dopo un’insalatina scondita.

 

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  1. Le coccole di una nanetta che cresce a vista d’occhio e che ti ricorda che cresci, inesorabilmente, anche tu.

  2. Sentimenti che mutano, la vita che cambia e ti cambia, noi che cerchiamo solo di essere felici, semplicemente.

  3. Noi che sardoni impanati e champagne perché ci capiamo senza dover spiegare🌟

 

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Di nuove partenze! Di amici del cuore! Di un Expo delirante!

Di nuove partenze. Di noi la mattina presto sotto la pioggia. Di un trolley viola piccolissimo perché ormai sono la regina del bagaglio a mano. Di treni che non amo…

Di nuove partenze.

Di noi la mattina presto sotto la pioggia.

Di un trolley viola piccolissimo perché ormai sono la regina del bagaglio a mano.

Di treni che non amo ma che oggi riservano belle sorprese.

Di un’amica incontrata per caso sulla Freccia.
Di grandi chiacchiere che vengono dal cuore

 

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Di Matteo Marzotto che è un dirimpettaio fantastico: perché esiste uno che telefono parla più di me, bastava trovarlo😜

Di amiche che non vedo l’ora di riabbracciare 💞

Di un libro che non vedo l’ora di avere.

Di un Expo che chissà se mi piacerà.

Di un weekend milanese di appuntamenti serrati.

Di idee che si alimentano e si sviluppano.

Di vita.
Di noi che viviamo fortissimo🌟

 

 

 

 

 

Varese e divano e un pisolino pomeridiano.
Terry The Dog con il suo naso umido che mi ronfa accanto.

 

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La mia prima volta all’Expo al calar del sole e l’Albero della Vita pieno di colori, musica, giochi d’acqua e fuochi d’artificio.

La magia deve durare poco, dicono.

Qualche minuto di silenzio e teste rivolte verso il cielo.


E quell’amica che sembrano passate poche ore invece ormai sono parecchi mesi, ma ogni volta è come se fosse ieri.


Racconti che dureranno tutto il weekend.
Pr
ogetti che vedranno la luce quando accenderemo l’albero perché noi la zucca l’abbiamo già digerita e stiamo preparando il Xmas Dress🎅🏻🎄

 

 

 

Rose bianche per festeggiarci.

Tanto buon cibo e troppo Limoncello ghiacciato.

Sonno, gioia, sentimenti, vita.
E noi che continuamo a vivere fortissimo 🌟

 

 

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Due giorni ad Expo e devo ancora tirare le somme.

Gambe pesanti, piedi infuocati e stanchezza modello jat lag intercontinentale.

Questo al momento è il bilancio.

Stando alle mie informazioni, tutti gli interessati ci erano già stati perciò i miei calcoli prevedevano una certa velocità nell’accedere ai padiglioni, una certa calma nel visitarli ma soprattutto il piacere della degustazione.

Il Basmati Pavillon meglio degli Emirati Arabi.

Franciacorta meglio del Qatar.

Cracco meglio del Kazakistan.

Peccato che a tutto ciò fosse impossibile accedere.

Solo free water dalle fontanelle disseminate in giro.

Code che andavano dalle 4 alle 8 ore per un piatto di riso ed una visita guidata tra le dune.

A chi fosse interessato al Giappone consiglio l’aereo da Malpensa che si fa comunque prima.E poi c’è la questione passaporto e relativi timbri.

Senza il passaporto di Expo non sei nessuno.

I timbri puoi averli anche senza accedere al padiglione relativo, basta trovarli.

C’è chi li tiene all’ingresso, chi nel negozio di souvenir, chi all’ufficio informazioni.

Io ho deposto le armi al quarto timbro e al decimo km a piedi.

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E oggi – in una di quelle domeniche uggiose – il pranzo serio, quello che inizia all’una e finisce alle 4 del pomeriggio, ci sta tutto.

E noi non ce lo siamo fatto mancare.

E non ci siamo fatti mancare nemmeno la festa paesana in piazza con le prime castagne della stagione 🌰

Ho espresso il desiderio, che è sempre lo stesso, ma che se ci credo forte forte si avvera!

Il primo vin brûlé che fa proprio autunno.

E poi assaggi di pastiera napoletana – che elevo tra i miei dolci favoriti – cassata siciliana, babà e parecchio Limoncello.

Il Sud a Varese.

E poi ci siamo noi che finalmente abbiamo passato del tempo insieme.

Non conta quanto o quanto spesso.

Contiamo noi che scavando, alla fine, riusciamo a costruire !

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Granatina Cake!

    Stamattina il mio buongiorno è stato questo 🙂               La mia amica Chef Barbara – quella del pane, della tartare di tonno,…

 

 

Stamattina il mio buongiorno è stato questo 🙂

 

 

 

Bella, buona e cioccolatosa!

 

 

 

 

La mia amica Chef Barbara – quella del pane, della tartare di tonno, del molleaux au chocolat – ha pensato a me, a voi, a tutti….

 

Mi ha inviato questa ricetta golosissima di prima mattina ed io non vedo l’ora che arrivi stasera per uscire dall’ufficio e catapultarmi al super a comprare gli ingredienti per creare!

 

Lei l’ha preparata per festeggiare il compleanno del suo papà.

 

Felici tutti!

 

Io la creerò per me.

 

Felice Pippi!

 

 

 

 

Per la base:
– uno stampo a cerniera da 18cm
– 250 gr. Di biscotti Digestive
– 150 gr. Burro non salato
– due cucchiai di zucchero muscovado
– pizzico di sale
Per la granatina:
– 750 ml. Panna fresca da montare
– 300 gr. Cioccolato fondente al 60% minimo
– 50 gr. Zucchero a velo
Preparare la base sbriciolando i biscotti e unendoli al burro morbido e lo zucchero muscovado. Una volta ottenuto un composto omogeneo sistemarlo sul fondo dello stampo livellando bene. Riporre in frigo a rassodare.
Sciogliere il cioccolato e attendere che sia a 38 gradi quindi incorporarlo delicatamente alla panna che avrete nel frattempo montato con lo zucchero a velo.
Riempire lo stampo con il composto di panna e cioccolato livellando bene e riporre in frigo per l’ameno 3 ore.
Decorare quindi a piacere con ciuffetti di panna montata e decori di cioccolato fondente.

Questa torta da il meglio di se preparata con 24 ore di anticipo.
Granatina forever!

 

 

 

 

 

Auguri Nonno!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Battesimi, compleanni e 14 in rosa ! Viva i nostri weekend di festa, amici!

      Cuffie rosa e tante cose da raccontare in questa domenica senza sole ma post mondiale di successo! Sono stati dei weekend fantastici, i miei 🙂 Il mare…

 

 

 

Cuffie rosa e tante cose da raccontare in questa domenica senza sole ma post mondiale di

successo!

Sono stati dei weekend fantastici, i miei 🙂

Il mare non l’ho visto neanche con il cannocchiale ergo son più bianca della bufala che

ho mangiato con tanto gusto ma ho passato delle

giornate strepitose con i miei amici di sempre che vedo troppo poco!

Comuni denominatori: l’allegria, l’amicizia vera, le torte, le bollicine, i regali, il rosa!

 

Protagonista indiscussa la piccola Angie che ha sorriso a tutti, felice e piena di regali da scartare tra un pisolino e l’altro!

Il battesimo ed il compleanno non potevano che essere celebrati a 14 giorni di distanza l’uno dall’altro perché il 14 è così:

quando decide di far parte della tua vita non ti molla più e porta solo cose belle!!!

 

 

Angie&Mom!

 

 

Il battesimo, per me, è stato particolarmente sentito emotivamente perché entrare a far parte

di un’ altra famiglia è una cosa bellissima che ti ricorda quanto fantastica sia la vita.

Sempre.

Heike, mia compagna insieme a Darietto sull’altare battesimale ,

austriaca di nascita ma italiana d’adozione per amore, ha avuto un’idea stupenda per la piccola

Angie:

un albero di melo chiamato ” l’albero della vita”

che i padrini regalano alla famiglia che lo pianterà e lo curerà per vederlo crescere insieme alla

piccola.

Una splendida idea austriaca.

Detto fatto.

 

Mi son data alla ricerca dell’arbusto e l’ho trovato.

L’ho fatto addobbare di rosa, l’ho caricato in macchina, mi sono inserita nella sua folta vegetazione e mi sono diretta alla festa.

E’ stato un successo!

 

Il melo in viaggio!

 

LazyPippi nel bosco!

 

ll melo della vita per Angie!

 

Come un successo è stata la festa per Angie!

Un tripudio di allegria ci ha accolti in una casa piena d’ammore, di sole e di rosa!

Fiocchi e Fiori!

 

Cheers per noi!

 

Pink Glasses!

 

Pippi brinda in rosa!

 

Rose bianche e Confetti Rosa!

 

Angolo del pensiero rosa!

 

 

Pink Candle!

 

 

 

A dirla tutta il divertimento è iniziato già in chiesa quando Angelica è stata battezzata Angelica Bianca a sorpresa ma con il consenso di

tutti, proprio tutti – e per fortuna eravamo in pochi 🙂

Il momento più divertente, però, è privatissimo.

Tra me e la mamma di Angie che, proprio durante la benedizione, mi guarda dritta negli

occhi e sentenzia:

Cetriolo!

 

E no!

Non è questo il suo momento!

Il cetriolo in questione riposava nella mia borsa tra le candele per il battesimo, la copertina per

il battesimo e le sigarette per il dopo battesimo.

Il cetriolo salva sempre le mamme salutiste nei momenti catartici, pare!

Il cetriolo viene sgranocchiato dai bambini salutisti, figli di mamme salutiste degli anni 2000,

come io degustavo il Calippo nei gloriosi anni ’80…

e mia mamma si sentiva la salutista del suo tempo 🙂

 

Noi siamo stati decisamente meno salutisti e abbiamo mangiato e bevuto come se non ci fosse un domani!

Il padrino Darietto ha rimesso i panni da Chef che gli si confanno come a nessuno mai ed ha cominciato a spadellare…

Ha spadellato talmente tanto che non riesco a ricordare tutto quello che ho mangiato

ma ricordo MOLTO BENE che ha spadellato anche una Magnum al momento della torta che però è finita presto, troppo presto!

Lo Chef spadella!

 

 

Fragole e Bufala! Non sono semplici hamburger! Pasta melanzane e astice!

 

Sushi in rosa per noi!

 

Billecart Salmon Rosè&Darietto!

 

Cheers with Billecart Salmon Rosè!

 

Daria&Flowers!

 

La scelta giusta!

 

Angie's Cake!

 

Angelica di zucchero!

 

Sarà colpa del troppo cibo o delle troppe bollicine rosé ma ci siamo proprio emozionati per i doni ricevuti da Daria e Andy.

Pensati per noi e personalizzati.

Una madrina stellare!

 

Un padrino libero!

 

 

 

 

Non finirò mai di dire quanto sia bello volersi bene davvero.

A voler bene non si sbaglia mai!

Proprio per questo motivo il primo anno di Angie è stato festeggiato alla grande con

un’ altra festa in rosa.

Happy 1st Bday Angie!

 

 

 

Ho ritrovato amici che non vedevo dai tempi del liceo e la stessa tavola imbandita di sempre.

 

 

Amici da tanto tanto tempo...

 

Daria&Gulli!

 

Amici in Rosa!

It vs Aus!

 

Amiche!

 

 

Il cibo unisce, c’è poco da fare!

Siamo tutti a dieta: chi in zona, chi in proteica, chi in crociera

ma davanti alle polpettine di Daria

– che dovrebbero diventare dei polpettoni tipo palla da beach volley per quanto son buone –

alla pizza del Bimby, alla torta di Darietto crollano tutti i buoni propostiti:

i piattini – rosa anche loro – si incurvano e passano dall’essere lisci a diventare delle piccole pirofile piene di ogni ben di dio.

Tutto stipato.

Una cosa sopra l’altra fino a non ricordare cosa c’è sul fondo così c’è anche l’effetto sorpresa

alla fine, prima del collasso!

Per tutti voi ho avuto la forza di chiedere la ricetta della VERA Sacher austriaca ad Heike prima

di stramazzare sulla torta di compleanno quasi dietetica perché piena di sana frutta del

giardino di Andy e Daria.

La risposta è stato un WA qualche ora dopo con la foto di una Sacher visibilmente non del suo sacco ma ce la farò.

Porterò a casa il risultato e posterò orgogliosa l’unica e vera Sacher!

The Bday Cake!

 

Family&Cake!

Una delizia!

 

 

Bday Cake!

 

 

 

“L’amicizia e l’amore non si chiedono come l’acqua ma si offrono come il thè” .

Detto Zen.

P.S. A volte noi sostituiamo il thè con un ottimo Mojito ma la sostanza non cambia 🙂

Siamo sempre noi!

 

 

Sunset's Friends!

 

 

Amiche in Dama!

 

 

Amiche brillanti!

Italia e Austria Mondiali!

 

 

 

 

 

 

Amiche in Giallo e Blu!

 

 

 

Sunset in Dama! I-I Sunset!

 

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14: Cheers with Hendrick’s and Fever Very Homemade!

  In occasione dell’avvento di un nuovo 14 che, questo mese, è molto più importante e sentito   emotivamente dalla sottoscritta, non potevo non   celebrarlo in maniera imperiale!  …

 

In occasione dell’avvento di un nuovo 14 che, questo mese, è molto più importante e sentito

 

emotivamente dalla sottoscritta, non potevo non

 

celebrarlo in maniera imperiale!

 

Ergo: cena lucculiana Chez Saretta e Simo!

 

Amici, buon cibo e tante gioiose chiacchere 🙂

 

 

Menù:

 

Tartara battuta a mano da Sara;

 

Insalata NON dietetica: l’unica, vera, sola bomba calorica contenente delle verdi foglie che ingannano anche una tecnica come me 🙂

 

Peperoni Light – ad onor del vero io non ci vedo nulla di light ma la Chef così parlò! – ;

 

 

Seguiranno tutte le ricette perchè queste delizie vanno condivise!

 

 

Io ho pensato di iniziare con il necessaire: Hendrick’s y Fever!

 

 

Roba da intenditori 🙂

 

 

 

 

Ingredienti:

 

Hendrick’s Gin

 

Fever Tree

 

Lime

 

Cetriolo

 

 

 

Ingredienti!

 

 

 

 

 

 

Si inizia tagliando a fettine il cetriolo e grattuggiando la scorza del Lime:

 

N.B. Il Lime è una questione di gusti: c’è chi lo mette e chi no!

 

Noi decisamente si 🙂

 

 

 

Lime!

 

 

Intanto si versa nei bicchieri tanto ghiaccio ( a me, personalmente, piace che ce ne sia TANTISSIMO! )

 

 

Ice!

 

 

 

A seguire l’Hendrick’s e per finire la Fever Tree!

 

 

 

Preparazione!

 

 

Prima di brindare e tracannare, meglio lasciarlo qualche secondo – se proprio non ce la fate ad aspettare di più – o meglio qualche minuto a riposo affinchè gli ingredienti si mescolino per bene!

 

 

Ready!

 

 

 

 

 

…e Hendrick’s y Fever sia…

 

 

 

Degustando!

 

 

 

 

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Filetto alla Wellington!

  In occasione della cena settimanale Chez Sara e Simone, il menù prevedeva:     – Filetto alla Wellington; – Barchette di zucchine; – Patate al forno; – Fragolone scondite…

 

In occasione della cena settimanale Chez Sara e Simone, il menù prevedeva:

 

 

– Filetto alla Wellington;

– Barchette di zucchine;

– Patate al forno;

– Fragolone scondite per tenere viva la convinzione di essere ancora a dieta;

– Uova di Pasqua dei bambini consegnate in tremendo ritardo ma con tanto affetto 🙂

 

Sono riuscita ad ottenete ben due ricette ma ho pensato di dividere i post del filetto alla Wellington e delle barchette di zucchine perché

ho una coscienza e penso alla salute e alla linea di chi legge ma, per onestà, devo ammettere che io li

ho mangiati insieme!

Tante fette di filetto, tante barchette, tante patate e poche fragole 🙂

Ho degustato dall’inizio alla fine…ogni piccolo boccone rimarrà impresso nelle mia mente

e sulla mia bilancia, ahimè!

 

Il filetto è opera della mia amica Chef Sara, devota a Gordon Ramsey!

Talmente devota che, insieme alla ricetta mi ha Whatsappato anche:

 

 

” Io non ho messo le castagne…ma nemmeno Gordon!!! ”

 

 

Ora, fate voi!

 

 

Io le castagne le amo ovunque ma il Filetto era strepitoso anche senza di loro!

 

Ed era anche bellissimo…quasi un peccato affettarlo ma abbiamo superato questo blocco e ce li siamo magnati TUTTI E DUE!

 

 

 

Rotolo di Wellington!

 

 

FILETTO ALLA WELLINGTON:

 

Filetto di Manzo (700 grammi)

Funghi Pioppini o Champignon (700 grammi)

Senape inglese (q.b.)

Castagne (3)

Prosciutto di Parma (150 grammi)

Pasta Sfoglia (1 rotolo o 200 grammi)

Uova (1 rosso)

Aglio (1 spicchio)

Sale Grosso (q.b.)

Pepe (q.b.)

Timo fresco (q.b.)

 

Prendere il filetto di manzo e adagiarlo su un piatto, spolverarlo di sale grosso e pepe, facendo attenzione a ricoprire l’intera superficie.

Mettere sul fuoco una padella e aggiungere l’olio, versare il filetto e farlo rosolare su tutti i lati senza far cuocere la carne; la rosolatura serve a sigillare la carne in modo da non far perdere il suo succo durante la cottura al forno.

Togliere il filetto dal fuoco e spennellare immediatamente la senape inglese, ossia, quella un po’ più piccante della tradizionale, sulla carne e lasciare riposare. La carne freddandosi assorbirà il piccante della senape.

Nel frattempo preparare il ripieno di salsa duxelles: pulire con un panno umido i funghi e tagliarli grossolanamente, mettere nel mixer i funghi e uno spicchio d’aglio a pezzettini, aggiungere sale e pepe e frullare fino ad ottenere una crema omogenea.

Aggiungere alla crema le castagne, facoltative.

Prendere una padella antiaderente e metterla sul fuoco e far tostare la crema per eliminare l’acqua in eccesso e per far esaltare l’aroma, questo passaggio è fondamentale per la riuscita della ricetta.

Aromatizzare la crema con del timo fresco e lasciare raffreddare il composto.

Riprendere il filetto, ormai freddo, prima però stendere sul piano da cucina un velo di carta trasparente e posizionarvi sopra le fette di prosciutto di Parma, nella ricetta originale al posto del prosciutto si dovrebbe usare per bardare il filetto una frittata di timo o cipolle.

Una volta stese le fette di prosciutto una accanto all’altra spalmare la crema di funghi sopra il prosciutto.

Appoggiare ora il filetto, ripiegare su se stessa la parte finale di pellicola, sollevarla e avvolgere completamente il filetto, pressarlo con forza, e arrotolarlo per bene sigillare le estremità girandole su stesse come la carta di caramelle.

Lasciare filetto in frigorifero per 15 minuti.

Nel frattempo prendere il rotolo di pasta sfoglia e stenderlo sul ripiano da cucina e mettere al centro il filetto, facendo attenzione a togliere la pellicola trasparente.

Arrotolare la pasta sfoglia intorno al filetto finché le due estremità non s’incontrano e sigillarle in modo che siano perfettamente inserite all’interno della pasta sfoglia.

Spennellare con il tuorlo d’uovo sbattuto la superficie della pasta sfoglia, fare qualche decorazione con il dorso del coltello, tagliando per lungo e poi fare delle incisioni per largo. Spruzzare un po’ di sale grosso per far diventare la sfoglia croccante.

Cuocere in forno a 200° per 35 minuti. In questo modo l’interno del filetto rimarrà rosso, simile al roastbeef.

Togliere il filetto dal forno e lasciarlo riposare per almeno 10 minuti per permettere alla carne di riassorbire il sugo.

Servire in fette monoporzione

 

 

 

Wellington rosato!

 

 

 

Wellington ready to eat!

 

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